Sono almeno 900 i pellegrini morti durante il pellegrinaggio alla Mecca, in Arabia Saudita, quasi tutti a causa di malori legati al caldo. La maggior parte, oltre 470, è di origine egiziana, mentre almeno 60 di origine indonesiana. Secondo quanto dichiarato da un medico e un funzionario sauditi, entrambi rimasti anonimi, i corpi si troverebbero all'interno del complesso di emergenza nel quartiere di Al-Muaisem alla Mecca. "Tutti sono morti a causa del caldo", ha riferito un diplomatico all'agenzia Afp. Un fedele avrebbe invece riportato ferite mortali durante un piccolo schiacciamento della folla. Un bilancio superiore rispetto quello dello scorso anno, quando durante il pellegrinaggio morirono circa 240 persone.
Temperature oltre i 50 gradi -
Secondo i funzionari sauditi, più di 1,83 milioni di musulmani hanno partecipato all'Hajj nel 2024, (inclusi più di 1,6 milioni di pellegrini provenienti da 22 Paesi e circa 222mila cittadini e residenti sauditi), poco meno degli 1,84 milioni del 2023. Alla Mecca le temperature hanno superato i 50 gradi (lunedì le temperature hanno raggiunto i 51,8 gradi Celsius alla Grande Moschea della Mecca, ha dichiarato il centro meteorologico nazionale saudita) e il bilancio delle vittime non è ancora definitivo: diversi Paesi, infatti, hanno denunciato un numero di connazionali dispersi. Nei giorni scorsi erano state segnalate alcune decine di vittime tra i fedeli in arrivo da Iran e Giordania.
I presenti hanno visto alcune persone svenire mentre tentavano di compiere la simbolica lapidazione del diavolo. Altri, tra cui molti egiziani, hanno perso le tracce dei loro cari a causa del caldo e della folla. Riad non ha commentato il bilancio delle vittime nel caldo durante il pellegrinaggio, richiesto a ogni musulmano abile una volta nella vita, tuttavia, centinaia di persone si erano messe in fila presso il complesso di emergenza nel quartiere di Al-Muaisem alla Mecca, cercando di ottenere informazioni sui loro famigliari scomparsi.