SECONDA PROVA

Maturità 2024, il decalogo dell’esperto per prepararsi alla prova di Matematica

Compilare degli schemi con le formule, svolgere gli esercizi fatti in classe, studiare in gruppo. Ecco alcuni tra i consigli della Tutor per dare il massimo allo scritto di Matematica dell’esame di Stato

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Non importa che sia la materia su cui gli studenti del Liceo Scientifico hanno speso più tempo, la Matematica mette sempre una certa apprensione. Se poi è la protagonista della seconda prova di Maturità, allora la faccenda si fa ancora più complicata. Senza contare che, a differenza della scorsa edizione dell’Esame di Stato, la disciplina del secondo scritto sarà affidata a un commissario esterno. Questo vuol dire che sarà un prof del tutto sconosciuto ad avere il compito (e l’onere) di valutare la preparazione dei maturandi in uscita dal percorso scientifico.

Insomma, stando a queste premesse, è normale un po’ di agitazione, protagonista immancabile di ogni esame di giugno. Anche se, a dirla tutta, forse poteva andare peggio: sono molti gli studenti che tremavano all’idea di un inaspettato ritorno della Fisica alla seconda prova, cosa che alla fine non è avvenuta.

In ogni caso, questo non è comunque il momento di farsi prendere dal panico. Meglio, invece, rimboccarsi le maniche e pensare a come sfruttare ogni minuto a disposizione per prepararsi al meglio alla prova di Matematica 2024. Ad aiutare nell’impresa è Angela Mugione, Tutor di riferimento della piattaforma specializzata nelle lezioni private Ripetizioni.it: ecco i suoi 10 consigli (più uno) per brillare al secondo scritto della Maturità Scientifica.

1. Non arrivare sovraccarichi all’esame

Certo, per prepararsi bisogna studiare, questo è innegabile. Ma non a testa bassa, senza mangiare e dormire… Tutto il contrario! Come sottolinea Mugione, è fondamentale concedersi una pausa tra il termine delle lezioni e lo studio pre Maturità: “L'anno scolastico è stato comunque lungo ed impegnativo, bisogna staccare un po’ la spina per non arrivare affaticati e sovraccarichi agli esami”. Quindi va bene lo studio, ma prima facciamo un bel respiro e non rinunciamo per nessuna ragione al riposo! La stanchezza è solo deleteria per la preparazione, qualsiasi sia la materia interessata.

2. Aspetta…hai bisogno di un piano

Nello studio è essenziale l’organizzazione e la pianificazione. Questo si fa ancora più vero se il programma d’esame è corposo come quello della seconda prova di Matematica. Dunque foglio e penna alla mano, consiglia l’insegnante: “Preparare una tabella di marcia, che scandisca il giusto tempo da dedicare alle materie/argomenti oggetto d'esame”. Ti sembra una perdita di tempo? Beh, non lo è affatto: solo così avrai sotto controllo le tappe da seguire. Cosa comodissima, questa, anche in fase di ripassone finale. 

3. Prima le basi…

Il programma è ricco di argomenti, dicevamo. Viene da sé, quindi, che bisogna agire anche un po’ strategicamente. Come? “Iniziare un ripasso partendo dagli ultimi argomenti affrontati al termine del precedente anno scolastico”, spiega la Tutor di Ripetizioni.it, “poiché costituiscono un pilastro del programma successivo”. Il suggerimento è quindi quello di andare con ordine, magari focalizzandosi in particolare sugli argomenti cardine. Quelli cioè che di sicuro, direttamente o indirettamente, verranno tirati in ballo durante la seconda prova. 

4. …ma poi anche il resto!

Va bene fare un salto all’indietro per ripassare le basi, ma non dimentichiamoci di andare avanti con il ripasso! Soprattutto di ciò che è stato affrontato nell’ultimo anno: “Passare poi alla revisione del programma svolto, perché è importante riprendere i nuclei essenziali che saranno oggetto di quesiti”

5. Occhio alle lacune

Naturalmente, poi, è fondamentale anche cercare una certa “personalizzazione”, nello studio. Non tutti hanno infatti gli stessi punti di forza, né tantomeno gli stessi punti deboli. Per questo, sottolinea Mugione, è importante “focalizzarsi sulle difficoltà e sulle lacune emerse”. In altre parole, meglio fare un piccolo sforzo per non arrivare all’esame con dei vuoti di programma.

6. Raccolta delle formule

La Matematica ha una caratteristica in particolare, che mette in soggezione gli studenti: si muove per formule. Questo vuol dire che è richiesto, per padroneggiarla, uno sforzo mnemonico non indifferente. Come fare, allora? In questi casi può essere utile un prontuario, una specie di sussidiario su misura da cui poter recuperare quello che ci serve nel minor tempo possibile. “Organizzare degli schemi riepilogativi di formule e regole da tenere a portata di mano durante lo studio”, suggerisce l’esperta. “Una frequente consultazione ne facilita la memorizzazione”

7. Darsi agli esercizi, con un occhio al passato

La parte teorica, come sempre, deve poi essere affiancata da una parte prettamente pratica. E, in ambito matematico, questo significa soprattutto una cosa nello specifico: allenarsi facendo esercizi su esercizi, come se non ci fosse un domani. O meglio, come se domani ci fosse la Maturità! Non bisogna però andare a casaccio, anche in questo caso dobbiamo giocarcela in maniera strategica: “Rifare gli esercizi proposti dall'insegnante nel corso dell'anno scolastico aiuterà a consolidare i meccanismi di procedimento”.

8. Familiarizzare con le tracce

Per allenarsi in vista della seconda prova di Matematica si può anche passare per un’altra via, come dichiara Mugione: “Mettersi alla prova con le tracce degli anni precedenti aiuterà a farsi un'idea di cosa aspettarsi e come gestire ragionamenti e tempi”. Un consiglio fondamentale, anche perché trovarsi fin da subito faccia a faccia con le tracce ufficiali, ti aiuterà a familiarizzare con il linguaggio con cui vengono fornite le istruzioni da seguire. E questo non è un fattore da sottovalutare.

9. Cimentarsi anche nel nuovo

Fondamentale svolgere gli esercizi già incontrati in passato, come detto, ma questo non vuol dire rinunciare alla novità: per diventare davvero competenti in Matematica è necessario superare ostacoli sempre diversi. Tradotto: cimentarsi con esercizi mai svolti. “L’eterogeneità delle richieste è un tratto caratteristico della matematica per condurci al ragionamento”, fa sapere la Tutor di Ripetizioni.it. 

10. Studiare insieme, per unire l’utile al dilettevole

Studiare e fare esercizio, dunque. Ma perché farlo sempre da soli? E allora un consiglio della nostra Tutor è anche quello di organizzare delle sessioni di studio collettive, unendo l’utile al dilettevole: “Confrontarsi con i compagni o coetanei è sempre sinonimo di arricchimento”. Senza tralasciare il fatto che in compagnia sarà più semplice accorgersi delle proprie lacune, così come sarà più semplice capire come fare per recuperare in maniera più mirata. 

10+1. Ok buttarsi, ma senza rischiare troppo

E poi un ultimo consiglio bonus, a chiusura di tutto quello che abbiamo detto finora: “Cercare di non strafare”, conclude Mugione, con tutta la ragione del mondo. Per quanto sia importante osare, infatti, la Maturità non è neanche il momento migliore per lanciarsi in esperimenti troppo acrobatici che possono farti cadere in fallo. Va bene quindi l’audacia, ma attenzione a non scivolare nell’imprudenza!