G7, von der Leyen: "Accordo storico su aiuti Ucraina da asset russi"
L'intervista alla presidente della Commissione europea
Presidente von der Leyen, oggi si parla di immigrazione al G7. L'Europa ha raggiunto un accordo sul patto di asilo e migrazione ma molti paesi chiedono un passo ulteriore: lavorare ad accordi con paesi terzi, sul modello Italia Albania. Cosa ne pensa?
Abbiamo una chiara road map stabilita dal patto di immigrazione e asilo che ha fissato le regole in Europa. Però stiamo lavorando anche sulle cause alla base dell'immigrazione, con i paesi di origine e di transito, investendo economicamente per creare posti di lavoro per consentirgli di non partire, nell’educazione e discutiamo con questi paesi su come combattere i trafficanti che portano illegalmente i migranti in Europa ma anche come possiamo stabilire rotte sicure e legali nell’Unione Europea. Questo è quello su cui lavoriamo.
Al vertice è stato raggiunto un importante accordo sull'Ucraina. Ce lo può spiegare?
Una grande parte della nostra discussione è stata sul supporto all'Ucraina e la lotta per la libertà. E il grande messaggio, positivo è che abbiamo 50 miliardi di aiuti in aggiunta per l'Ucraina ed è un messaggio per Putin che non può dividerci ma resteremo accanto a Kiev fino a quando servirà. Ma c'è anche un altro messaggio: non sarà chi paga le tasse in Europa a pagare per i danni provocati dalla Russia ma sarà la Russia stessa, perché questi soldi arriveranno dai profitti degli asset congelati in Europa e quindi è Mosca che paga per il disastro che ha provocato.
E cosa può dire riguardo alla decisione di imporre dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi?
Il messaggio è chiaro. Siamo aperti al mercato globale ma deve essere equo e ognuno deve seguire le stesse regole. C'è molta preoccupazione per la sovracapacità produttiva in Cina grazie ai sussidi pubblici che creano una distorsione del mercato. Di fronte a questo problema noi siamo costretti a prendere rimedi.