La madre di Saman, Nazia Shaheen, arrestata il 31 maggio, ha dato consenso all'estradizione e non ha fatto istanza per essere rilasciata con cauzione. È quanto è successo nella prima udienza davanti alla Corte di Islamabad per la donna accusata dalla Procura di Reggio Emilia di aver ucciso la figlia 18enne a Novellara nel 2021 e condannata all'ergastolo in primo grado, così come il marito Shabbar Abbas, mentre lo zio della giovane, Danish Hasnain, è stato condannato a 14 anni. L'udienza in Pakistan si è svolta a porte chiuse.
L'ipotesi sulla strategia difensiva -
"C’è qualcosa che non torna nella decisione della madre di Saman Abbas di acconsentire alla sua estradizione in Italia. Cosa è cambiato dopo il suo arresto? Dopo la condanna?", ha detto l'avvocato Riziero Angeletti, legale dell'Ucoii - parte civile nel processo per la morte di Saman. Il legale ipotizza che la decisione della madre della vittima "potrebbe essere una strategia difensiva". "In appello potrebbero chiedere la riapertura della fase dibattimentale, rendere dichiarazioni spontanee, respingere le accuse - afferma Angeletti - perché, invece, non è stato fatto nel corso del processo in primo grado?".