Borgo in festa

Bevagna, Mercato delle Gaite: 10 giorni di puro Medioevo

Un tuffo nella storia fra tradizioni, sapori, giullari e menestrelli nello spirito di competizione dell’antico Palio

© Ufficio stampa

Bevagna, il borgo gioiello umbro non lontano da Assisi, si prepara alla 35esima edizione del Mercato delle Gaite, una delle manifestazioni più attese e suggestive di questa regione, L’evento vero e proprio si svolge negli ultimi undici giorni di giugno, dal 19 al 30 prossimi, ma è anticipato dalla cerimonia inaugurale di domenica 16. Sono in programma concerti, giullarate, accampamenti, duelli e sfide di uomini d’arme, e soprattutto le ricostruzioni delle arti e dei mestieri nelle botteghe medievali per una vera e propria full immersion nel Medioevo.

L’edizione 2024 prevede un ricco programma di eventi, anticipato da una cerimonia inaugurale che fa da anteprima all’apertura ufficiale della manifestazione, portando in scena, domenica 16 giugno "Il Risveglio di Mevania" (antico nome di Bevagna), con il giuramento del Podestà sugli Statuti e l’ingresso delle arti nella platea magna. Il Palio che sarà consegnato al vincitore, quest’anno è opera dalla giovane artista fiorentina, Camilla Bargellini, dal titolo “Omobono, S’Omobono, Sant’Omobono”, ispirato alla figura carismatica dell’Omobono, ricco mercante e sarto del XII secolo, che si è sempre schierato dalla parte dei poveri.

MOLTO PIÙ CHE UN SEMPLICE PALIO - Il Mercato delle Gaite non è una semplice competizione tra contrade in lizza per conquistare un trofeo: si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo, fino al secolo compreso tra il 1250 ed il 1350. Ecco allora le botteghe artigiane, i mercati, le taverne e le strade animate da cavalieri, madonne e popolani. Le Gaite, ovvero le quattro contrade locali (San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro) si sfidano in un’appassionante competizione “sul campo” in quattro diverse gare: quella del Mestiere, la sfida Gastronomica, quella del Mercato e del Tiro con l’Arco storico. Le prime tre si svolgono a porte chiuse, alla presenza delle sole giurie, in giorni diversi, mentre l’ultima è pubblica e costituisce l’evento finale della festa. Ogni gara si svolge in contesti allestiti filologicamente, con quadri e scene di grande suggestione, così fedelmente riproposti da lasciare sbalordito chi li guarda.

IL PROGRAMMA – La manifestazione prevede un fitto calendario di eventi con spettacoli, concerti, giullarate, accampamenti, duelli e sfide di uomini d’arme, oltre alle ricostruzioni delle arti nelle botteghe medievali secondo le antiche tecniche di lavorazione, con la riproduzione di  otto mestieri medievali, pertinenti alla realtà economica e produttiva della Bevagna del ’300. I visitatori possono scoprire come si lavoravano la carta bambagina e la canapa, l’arte della seta, i maestri del legname, del bronzo e del vetro, i dipintori e il lavoro dei domenicani nello scriptorium. Non mancano le degustazioni di prelibate pietanze delle Gaite San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro, che offrono l’opportunità di assaporare i sapori della cucina medievale, in un’atmosfera unica.  Una ‘’festa di popolo” appassionante e corale, dal profondo rigore filologico, portata avanti dai volontari di Bevagna che, grazie anche alla partecipazione attiva di tutta la città che offre un colpo d’occhio e un’emozione unici nel loro genere.

GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE - Accanto a taverne, mestieri e itinerari guidati alla scoperta della Bevagna initolati “Andar per Gaite…”, sono da ricordare:

- Venerdì 21: il laboratorio di introduzione al canto medievale, a cura di Cantoria Mevaniae, alle 17.30 presso le Logge del Palazzo Consoli; la Notte della musica medievale, in collaborazione con i Borghi più belli d’Italia, con esibizioni itineranti lungo le vie, a partire dalle ore 21, a cura de le Tre Cipolle con “Giullarate e canti di antiche corti” e de I Trobadores con “Musica vagans”. Dalle 22, in piazza Garibaldi, nella Gaita San Giovanni, Giullare Liuprando presenta “De loco in loco errando”, uno spettacolo di giocoleria e trampoli.

- Sabato 22: a partire dalle 10.30 “Giullarate e canti di antiche corti”, itineranti per il borgo con i Giullari del Diavolo e Le Tre Cipolle; taverne, mestieri e itinerari guidati fino a sera; la “Notte romantica medievale”, evento in collaborazione con i Borghi più belli d’Italia, a partire dalle 22, in piazza Filippo Silvestri, con Shezan che presenta "Il Genio Impossibile", e Fire Aida  “Libra”, lo spettacolo di giocoleria infuocata; contemporaneamente, in piazza Garibaldi (Gaita San Giovanni), il Giullare Liuprando intrattiene il pubblico con “De loco in loco errando”, giocoleria e trampoli.

- Domenica 23: alle 10.15, nella Chiesa di San Michele Arcangelo, si tiene la messa solenne con canto Gregoriano a cura di Cantoria Mevaniae. Dalle 10.30, Messer lo Stramagante presenta “Li prodigi dello bagatto”; dalle 14.30 prende il via la finale della disfida di tiro con l’arco storico in piazza Filippo Silvestri; alle 22, il concerto “Cantica Nova”. Musica, il “nuovo Antico” ed il Mercato delle Gaite, a cura dell’Ensemble MusiCanti Potestatis.

La festa prosegue poi durante tutta la settimana, fino al weekend successivo, quello del 29 e 30 giugno, momento clou della manifestazione, particolarmente ricco di iniziative, a cominciare  dall’apertura dei mercati medievali nelle quattro Gaite (dalle ore 16) e di “Mercanti in piazza”, in Piazza Filippo Silvestri.

- Sabato 29: dalle 10.30, Santo Macinello presenta “Le Storie Leste”; dalle 16.30, Errabundi Musici propongono “Tempus est iocundum”; l’associazione Gualdana dell’Orso si cimenta in “Corpo di Guardia e Presidio Militare”, l’esibizione di scherma e la didattica sugli “Uomini d’Arme del XIII sec.” in piazza San Francesco e dintorni. Il Mercato Gaita San Giovanni si svolge dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 (iniziativa riproposta, negli stessi orari, anche il giorno 30). Alle 22 tocca alle “Giullarate all’improvviso”, a cura di Gianluca Foresi, “Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono”, in piazza Filippo Silvestri. Sempre dalle 22, l’associazione Gualdana dell’orso presenterà “La Guerra dei pedites”, la rassegna degli Uomini d’Arme e combattimento in mischia, in piazza Garibaldi, dove, dalle 22.30, Dodo lo giullare si esibisce con “De loco in loco errando”, lo spettacolo di giocoleria e fuochi.

- Domenica 30 è la volta dei Mercanti in piazza Silvestri, dalle 10, mentre in piazza Gramsci, viale Roma e parcheggio Clitunno, la Compagnia dell’Ariete presenta  “De Pugna et Pace”, uno spaccato di vita di una Compagnia di Ventura; dalle 10.30, i Giullari del Diavolo e la compagnia Santo Macinello con “Le Storie Leste”.

I MERCATI E LE GARE - Nella Gaite, con orari diversi, restano aperti i mercati. Il gran finale è a partire dalle ore 22, in piazza Silvestri, con “Arcatores Guaitarum”, la gara di tiro con l’arco storico tra gli arcieri delle quattro Gaite, l’ultima delle quattro gare. A seguire, gran cerimonia di chiusura e proclamazione della Gaita vincitrice, con l’assegnazione del Palio 2024.

Sono allestite anche alcune mostre, aperte per tutta la durata della festa; da giovedì  20, fino alla fine della manifestazione, taverne e locande restano aperte dalle 19.30; nei giorni 22 e 23, 29 e 30 anche a pranzo.

Tutte le informazioni e il programma completo degli eventi, che potrebbe comunque subire variazioni, sono online sul sito ufficiale: www.ilmercatodellegaite.it.