Un match fatale che non lascia scampo, almeno nell’immaginario dei maturandi. A distanza di sei anni dall’ultima volta, il Greco torna protagonista in solitaria della seconda prova del liceo Classico. La materia sarà affidata a un commissario esterno, che avrà l’onere di saggiare la preparazione degli studenti in uscita da questo tipo di percorso. La terribile ‘accoppiata’ - versione di greco e docente sconosciuto alla correzione - mancava all’esame dal 2018, quando l’allora ministro Fedeli optò per una traccia su Aristotele e l’etica Nicomachea. Nel 2019, la ‘lingua dei filosofi’ fece nuovamente capolino alla Maturità, in tandem con il Latino: quella volta però, se non altro, la materia era interna e i maturandi poterono fare affidamento sui loro stessi insegnanti in cabina di regia.
Quest’anno la musica cambia e, a detta di molti, in peggio. Nonostante sia, infatti, una materia “di indirizzo”, il Greco gode da sempre di poche simpatie tra gli studenti. Normale, dunque, che di fronte alla disciplina sorteggiata come materia esterna, in molti abbiano storto il naso. Ma, in un certo senso, si è trattato di una scelta ‘telefonata’, come fa notare Valentina Vollaro, Tutor della piattaforma specializzata in lezioni private Ripetizioni.it.
Dopo diverso tempo in cui il Latino è stato assoluto protagonista della seconda prova, il Ministero ha optato per “un ritorno alla tradizione” spiega la docente. Ma, a questo punto, quali dovrebbero essere i principali elementi da prendere in considerazione per la preparazione della seconda prova di Greco del 2024 che, ricordiamo, non prevede solo l’onere della traduzione ma anche la conoscenza della letteratura ellenica. A rispondere è la stessa Vollaro.
Si parte da un corretto ciclo del sonno
Lavorare a mente lucida è fondamentale. E non c’è niente di meglio di un po’ di sano riposo per performare come si deve. In questo senso, la Tutor suggerisce proprio di “dormire per un adeguato numero di ore a notte”. Seguendo le indicazioni degli esperti sarebbe preferibile riposare almeno 8 ore a notte, “perché solo un sonno regolare garantisce una mente ottimamente predisposta al lavoro”.
La pratica è il migliore allenamento possibile
Quando si ha a che fare con discipline così complesse, poi, è molto importante conoscere in maniera approfondita i dettami della materia. Per farlo, una buona strada da seguire è quella di “esercitarsi il più possibile, perché una pratica intensa e regolare è il miglior strumento per una maggiore sicurezza e prestanza mentale”, assicura l’insegnante. Prendendo quanta più confidenza con versioni, testi scritti e altro materiale si aumentano le chance di mettere a segno il colpo.
Studiare nelle prime ore del giorno
Forse non tutti lo sanno, ma esistono dei momenti della giornata in cui si è più predisposti allo studio. Ciò dipende principalmente da vari fattori, come la stanchezza accumulata o la mancanza di idratazione. Secondo la Tutor, sarebbe preferibile dedicarsi allo studio durante la prima metà della giornata “perché la stanchezza mentale aumenta con l’avanzare delle ore e, specie in questo periodo, con il caldo”. A proposito di questo ultimo punto, l’esperta consiglia di assumere acqua e bevande naturali “non zuccherate e non gassate” con una certa regolarità, per favorire la concentrazione.
Imparare a gestire le tempistiche
Il giorno della seconda prova i maturandi avranno sei ore di tempo per completare la versione di Greco. Durante questa finestra sarà necessario impostare il lavoro in maniera coerente, rispettando le tempistiche. Ma non è sempre così semplice e intuitivo farlo. Per questo motivo, qui Vollaro consiglia di “porsi limiti di tempo facendo uso di un timer, perché è importante misurarsi con le scadenze temporali per una gestione del lavoro ottimale e rispettare le deadline”.
La teoria vale oro
Se l’esercizio è fondamentale, la conoscenza dei dettami della teoria non è certo da meno. Bisogna lavorare sul lessico e sulle macrostrutture della lingua greca. Solo in questo modo si può scovare quel senso della frase che puntualmente sfugge quando si traduce una versione. A maggior ragione in un frangente carico di tensione quale è l’esame. Nel dettaglio, la Tutor consiglia di dare “uno sguardo al manuale di grammatica e all'indice degli argomenti trattati, perché solo con una solida base teorica e priva di mancanze è possibile affrontare con sicurezza un'analisi linguistica, anche previsionale, il più possibile corretta”.
Alla ricerca del senso della frase
Ciò potrebbe comunque non bastare per portare a termine il compito. Il Greco (così come del resto anche il Latino) è una lingua che poggia sul ‘pensare complesso’. Ecco perché, per darsi qualche chance in più, è importante dedicarsi ai connettivi e all'analisi del periodo, dando “priorità all'analisi delle strutture formali della lingua, perché solo così si può tentare di tradurre senza una base propedeutica, alla ricerca del senso della frase”.
Prendere spunto dai brani
Nella preparazione della seconda prova, i maturandi del liceo Classico farebbero bene a dare un’occhiata pure alle traduzioni già svolte in classe come esercitazione. Può essere d’aiuto, inoltre, prendere visione della seconda prova degli anni precedenti, per farsi un’idea. Ciò che conta, secondo la Tutor, è soprattutto fissare bene a mente gli errori: “La rilettura dei possibili errori commessi e la loro considerazione accresce le capacità mentali e le riflessioni attive sulla lingua”, spiega Valentina Vollaro.
Studiare in gruppo
Se è vero che l’unione fa la forza, l’esame di Stato 2024 potrebbe apparire come meno spaventoso se affrontato insieme ai propri compagni. Su questo vale il consiglio di sempre: creare gruppi di studio e lavoro con i compagni non solo è utile ma quasi necessario. Infatti, secondo la docente, “il confronto di opinioni e la discussione delle idee assicura un apprendimento dinamico e allontana le possibili ansie create dallo studio svolto in solitudine”.
Conoscere lo stile dell’autore fa la differenza
Come avviene per la prima prova, conoscere il periodo storico in cui ha operato lo scrittore può aiutare a ricostruirne il pensiero può risultare decisivo anche al cospetto degli autori classici greci. Può capitare, infatti, di trovarsi di fronte una sintassi poco chiara. E proprio il ripasso degli stili dei singoli autori potrà essere la chiave di volta, “perché - sottolinea Vollaro - la memorizzazione delle specificità letterarie agevola l'analisi, da ogni punto di vista, delle opere in lingua originale e permette un risparmio di tempo”.
L’importanza di prendersi una pausa
Non solo lavoro. È chiaro che senza un’adeguata preparazione non si va da nessuna parte, ma allo stesso modo studiare ‘fuori forma’ potrebbe rivelarsi addirittura controproducente. Meglio quindi concedersi un po’ di svago di tanto in tanto, giusto per non rischiare di strafare. L’ultimo consiglio della Tutor è dunque quello di “prendersi una pausa dallo studio appena si avverte stanchezza mentale e deconcentrazione, perché un affaticamento delle doti intellettive sfocia inevitabilmente nella pigrizia del cervello e, di conseguenza, nello stress psicologico ed emotivo”.