Grazie all’aiuto di tanti, un piccolo gesto come la firma per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica può diventare un progetto importante che muove la solidarietà e migliora la vita delle persone più vulnerabili. L’8xmille ha consentito di finanziare a Santhià, nel Vercellese, un progetto di assistenza sanitaria rivolto alle fasce deboli della popolazione e alle persone in situazione di disagio economico o sociale
Nella cittadina piemontese la Caritas Diocesana promuove da anni progetti di welfare attraverso la Fondazione “Amos più – Obiettivo Salute Ets” che, spiega Carlo Greco, direttore della Caritas Eusebiana, “ha svolto negli anni un ruolo fondamentale per sopperire ad alcune carenze istituzionali, con l’obiettivo di aiutare gli ammalati con basso reddito o nullo, in collaborazione con l’ASL del territorio di Vercelli”.
La Fondazione, che inizialmente forniva assistenza medica ai pazienti oncologici e supporto psicologico per i malati e i loro familiari, nel corso degli anni ha visto così l’attivazione di nuovi servizi come visite, consulto psicologico giovanile, progetti per malati affetti da Alzheimer e perdita della memoria e trasporto di malati per le visite oncologiche.
E da questo progetto nel 2022 è nata l’idea, chiarisce Greco, “di poter consentire un'alternativa più rapida al Servizio Sanitario Nazionale, sempre più congestionato dall’afflusso di richieste, accelerando così i tempi delle prestazioni necessarie a persone in difficoltà economica e con una condizione di salute vulnerabile che non possono permettersi di accedere alle cure della sanità privata”.
Così, grazie anche a un finanziamento di 108mila euro erogato nel 2023 dai fondi dell’8xmille, è stato avviato il progetto che tre giorni alla settimana eroga gratuitamente le attività di assistenza e di servizio medico per persone (in particolare anziani) in stato di vulnerabilità economica e sociale. E, sempre ad accesso gratuito, è stato attivato anche uno spazio per malati di Alzheimer dove medici e volontari offrono sostegno ai pazienti ma anche alle persone che se ne occupano normalmente, e che spesso vengono trascurate dai servizi sanitari.
Con un approccio innovativo al welfare, il progetto ha coinvolto anche la cittadinanza attraverso momenti formativi sul tema della salute che hanno stimolato il valore della carità nei confronti delle fasce più deboli della popolazione e delle persone in situazione di disagio economico o sociale.
Con 60 volontari, 10 medici specialisti coinvolti e 5 eventi di formazione e sensibilizzazione, il progetto è stato un successo. Che, conclude il direttore della Caritas, “si basa soprattutto su tre elementi: il prezioso contributo dell’8xmille alla Chiesa cattolica, la forza del volontariato e la sensibilità degli specialisti. Grazie ai nostri volontari e alla risposta concreta di medici e infermieri riusciamo a garantire con continuità assistenza ai più vulnerabili che trovano, un punto di riferimento per la loro salute”.
Ecco perché, anche in questo progetto, ogni singola firma per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica è stata importante. Ognuna ha infatti contribuito a fare la differenza in questi e in tanti altri ambiti d’intervento finanziati proprio grazie all’8xmille: sul sito 8xmille.it puoi scoprire come ogni firma si trasformi in un gesto d’amore.