La missione EarthCare: capire il clima studiando le nuvole
Quali sono i meccanismi alla base dei cambiamenti climatici? Proverà l’Agenzia spaziale europea a rispondere a questa domanda, grazie ai dati che saranno raccolti dal satellite Earth Cloud Aerosol and Radiation Explorer (EarthCare), lanciato in orbita lo scorso 28 maggio.
La missione, una delle più complesse e ambiziose nella storia dell’osservazione della Terra, studierà il ruolo che le nuvole e gli aerosol svolgono nel riscaldamento e nel raffreddamento dell'atmosfera terrestre.
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Il satellite volerà a un’altitudine di 393 chilometri e raccoglierà dati e misurazioni della luce solare riflessa e del calore irradiato. Preziosi dati che potranno essere catturati grazie a strumenti all’avanguardia come un lidar atmosferico, un imager multispettrale, un radiometro a banda larga e un radar di profilazione cloud messo a punto dall'Agenzia spaziale giapponese Jaxa.
Come ha osservato Simonetta Cheli, direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell’Esa: “La missione giunge in un momento critico in cui l'avanzamento delle nostre conoscenze scientifiche è più importante che mai per comprendere e agire sui cambiamenti climatici, e non vediamo l'ora di ricevere i primi dati”.
Corea del Sud: bambini e genitori fanno causa al governo
Dopo le nonne svizzere, ora tocca ai bambini coreani. Sono stati proprio loro - insieme ai genitori ovviamente - a portare in tribunale il governo del loro Paese.
L’accusa è di inazione climatica, perché il governo di Seul non avrebbe fissato degli obiettivi climatici sufficienti. In altre parole, non tutela abbastanza le generazioni future dalle conseguenze del cambiamento climatico.
Per questo il gruppo formato da 62 cittadini, molti dei quali proprio bambini, vuole dimostrare una violazione dei diritti umani.
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Quello che gli attivisti chiedono è di fare di più per ridurre le emissioni di gas serra del 40% rispetto ai livelli del 2018, entro il 2030. Si tratterebbe di 290 milioni di tonnellate. In più, la Corea del Sud dovrebbe raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette (il cosiddetto net zero) entro il 2050.
Obiettivi ambiziosi per una nazione fortemente sviluppata dal punto di vista tecnologico, ma ancora molto indietro nella transizione ecologica.
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Baviera sott’acqua: emergenza alluvioni nel sud della Germania
Sono quattro le vittime delle forti piogge che dallo scorso sabato stanno colpendo la regione meridionale della Germania. Tra i morti anche un vigile del fuoco in servizio. Diversi i fiumi che sono esondati in Baviera e nel Baden-Württemberg, provocando gravi danni, tra cui la rottura di alcune dighe. L’acqua ha causato allagamenti nelle città e bloccato strade e linee ferroviarie, tra cui quelle che collegano Monaco al resto del paese. In tutta la Baviera diverse città hanno decretato lo stato di emergenza. Secondo il servizio meteo tedesco, alcune regioni del sud della Germania hanno registrato in 24 ore la quantità di pioggia che solitamente cade in un intero mese.
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Il cancelliere tedesco Scholz, in visita nelle zone colpite, ha affermato che “non si tratta di un unico evento come ce ne sono stati per secoli” e che le tante alluvioni che negli ultimi anni hanno colpito la Germania dimostrano che non si può “ignorare il compito di fermare il cambiamento climatico causato dalle attività umane”.