MINORI AL VOTO

Europee 2024, due milioni di minorenni per la prima volta al voto

In Belgio il voto, anche per i giovani, non è solo un diritto ma un dovere. Nel 2019 l'affluenza fu relativamente bassa (il 42% tra gli under 25) ma in aumento di 14 punti rispetto al 2014

Quasi due milioni di adolescenti europei tra i 16 e i 17 anni si preparano a esercitare per la prima volta il diritto di voto alle elezioni Ue. In Austria, Belgio, Germania, Malta e Grecia i governi riconoscono il voto anche a chi ha meno di diciott'anni. Per i belgi inoltre non sarà solo una possibilità, ma un dovere. La Corte Costituzionale Federale ha infatti sancito che l'obbligo di voto, presente nel Paese per gli adulti, si dovrà estendere anche agli elettori minorenni. Caso eccezionale è la Grecia dove si vota dai 17 anni in su. 

Il voto dei minorenni in Ue -

  Germania e Belgio sono le ultime arrivate nel club dei giovani elettori. Il voto di oltre 1,5 milioni di sedici e diciassettenni tedeschi e di 270mila giovani belgi alle Europee sarà una novità nella storia dei loro Paesi. In Grecia, dove la soglia è quella di diciassette anni, il bacino elettorale si amplia di alcune decine di migliaia di elettori. Questi Stati sono in linea con l'obiettivo dell'Eurocamera di massimizzare la partecipazione al voto delle giovani generazioni.

I dati delle precedenti elezioni -

 Le precedenti Europee (2019) hanno mostrato un'affluenza giovanile relativamente bassa, il 42% tra gli under 25, un dato però in aumento di 14 punti percentuali rispetto alla tornata precedente (2014). "Per il Parlamento il voto dei giovani è una priorità, per molte ragioni. La prima è che queste sono probabilmente le elezioni che plasmeranno il futuro delle nuove generazioni. Ciò che accadrà a livello europeo avrà probabilmente un impatto maggiore e più duraturo sui giovani delle decisioni nazionali prese nel breve periodo" ha osservato Jaume Duch, portavoce del Parlamento europeo.

La situazione in Italia -

 Niente da fare invece per i sedicenni e diciassettenni italiani, nonostante le proposte avanzate a suo tempo da Enrico Letta nel 2021 e più recentemente dal fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.

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