Nell'ambito delle indagini in Belgio sul Russiagate, cioè le ingerenze russe nelle istituzioni Ue avviate nell'aprile 2024, la polizia giudiziaria federale di Bruxelles ha effettuato una perquisizione presso l'abitazione di un dipendente del Parlamento europeo nel quartiere di Bruxelles Schaerbeek, nonché nel suo ufficio del Parlamento europeo a Bruxelles. Contemporaneamente, in stretta collaborazione con Eurojust e le autorità giudiziarie francesi, su richiesta del giudice istruttore belga è stata effettuata anche una perquisizione nell'ufficio di questo dipendente presso il Parlamento europeo a Strasburgo
© Tgcom24
"Le perquisizioni - si legge in una nota della procura - rientrano in un caso di ingerenza, corruzione passiva e appartenenza a un'organizzazione criminale e riguardano indizi di ingerenza russa, in base alla quale membri del Parlamento europeo sono stati avvicinati e pagati per promuovere la propaganda russa tramite il "sito di notizie" di Voice of Europe. Vi sono indicazioni che il dipendente del Parlamento europeo interessato abbia svolto un ruolo significativo in tutto ciò".
de Graaff (estrema destra olandese): "Non sono coinvolto" -
"Non sono coinvolto in alcuna cosiddetta operazione di disinformazione russa. Ho le mie convinzioni politiche e le proclamo". Lo ha detto via X l'eurodeputato del partito di estrema destra olandese "Forum per la Democrazia" Marcel de Graaff, dopo le perquisizioni a Bruxelles e Strasburgo negli uffici del suo assistente, Guillaume Pradoura. "Ho parlato con il mio assistente e sembrava non esserne consapevole. Le autorità non hanno contattato né me, né lui. Per me tutto questo è una completa sorpresa - ha spiegato De Graaff -. Per quanto ne so, questa azione delle autorità sembra essere rivolta principalmente all'AfD (Alternative für Deutschland) per paura di un buon risultato elettorale".