Il premier a 360 gradi

Meloni: "Dimissioni Toti? Solo lui conosce la verità e può rispondere" | "Se il referendum non passa chissene, non mi dimetto"

Dopo le parole di Stoltenberg, il premier ha sottolineato la necessità di "maggiore prudenza"

Giorgia Meloni a 360 gradi. Il premier ha infatti parlato di Ucraina, Medioriente, Europa e, chiaramente, politica interna: dal patto di stabilità, passando per la questione migranti fino alla cronaca sul caso Toti. E proprio sull'inchiesta che vede coinvolto il presidente di Regione Liguria, Meloni ha sottolineato: "In merito alle dimissioni, solo lui può dare una risposta, solo lui conosce la verità. Finché non ho tutti gli elementi non posso dare una risposta seria".

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"Se il referendum sul premierato non passa non mi dimetto" -

 Ospite di "In mezz'ora", Meloni ha poi parlato del premierato e relativo referendum. "Non mi fa paura l'idea del referendum e non lo considererò mai un referendum su di me ma sul futuro del Paese - ha detto il premier -. Mi chiedono se non passa il referendum è un problema...chissene importa. Sono pronta a dimettermi qualora venisse bocciato il referendum? No. Io arrivo alla fine dei 5 anni e chiederò agli italiani di essere giudicata. Se la riforma non passa gli italiani non l'avranno condivisa. Tutto il resto sono speranze della sinistra".

Migranti, "progetto in Albania operativo tra non molto" -

 Meloni ha poi difeso il progetto Italia-Albania sull'immigrazione. "Il progetto in Albania va avanti, sarà operativo tra non molto. Sarà un progetto strategico. Può cambiare di molto la politica di gestione migratoria in Ue. Mi fa molto ridere che gli esponenti del Pd, che prima ci attaccavano perché a loro avviso stavamo costruendo una Guantanamo, ora si lamentano dei ritardi nella costruzione di Guantanamo. Il progetto funzionerà e farà da apripista".

"Patto di stabilità sostenibile, manterremo impegni" -

 Il premier ha quindi parlato della situazione finanziaria del Paese e degli impegni presi a livello europeo. "Il patto di stabilità ha una fase temporanea di rientro, è sostenibile sulla carta. Il disastro è nei 220 miliardi di buco per aver ristrutturato prevalentemente seconde case" con il Superbonus, ha aggiunto. Il premier ha quindi spiegato che in ragione della misura del Superbonus, "oggi ci troviamo in difficoltà su moltissimi altri fronti. Il governo farà di tutto per mantenere i suoi impegni".

"Consiglio a Stoltenberg maggiore prudenza" -

 Dopo le parole di Stoltenberg, che ha chiesto che le armi inviate dall'occidente siano utilizzate per colpire il territorio russo, Meloni sottolinea la necessità di maggiore prudenza. "Non so perché il segretario Nato Stoltenberg dica una cosa del genere, penso che bisogna essere molto più prudenti, fermo restando che la Nato deve mantenere la sua fermezza. Sono molte le dichiarazioni discutibili. Ricordo Macron. Io consiglio maggiore prudenza. È importante che la Nato continui a mantenere il sostegno all'Ucraina per raggiungere la pace". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"Israele rischia di infilarsi in trappola Hamas" -

 "Quello che io vedo è che Israele rischia di infilarsi esattamente nella trappola che i fondamentalisti avevano confezionato: quella trappola era costringere Israele a una rappresaglia sul territorio di casa che fosse molto forte perché la strategia del fondamentalismo è storicamente quella di isolare Israele. Questo sta accadendo sul piano internazionale, sta accadendo nelle nostre opinioni pubbliche e credo che è per questo che si debba ribadire, anche nei confronti di Israele, la necessità di rispettare il diritto internazionale - ha detto il premier -. Noi dobbiamo continuare a lavorare per un cessate il fuoco sostenibile per rilascio di tutti gli ostaggi, penso che dobbiamo scongiurare un attacco un ingresso israeliano a Rafah. Penso che dobbiamo rafforzare l'Autorità nazionale palestinese se si vuole costruire una prospettiva stabile e duratura di pace anche per il Medioriente. E' una parte il lavoro che sta facendo l'Italia", ha quindi concluso Meloni.

"In Ue non sono disposta a maggioranza con sinistra" -

 Si è quindi passati a parlare delle prossime elezioni europee. "Non sono abituata a dare le patenti di presentabilità. Il mio obiettivo è costruire una maggioranza alternativa. L'obiettivo è una maggioranza di centrodestra e mandare la sinistra all'opposizione in Ue. Penso che le maggioranze arcobaleno producano solo compromessi a ribasso e non possiamo permetterci un'Europa debole", ha detto Meloni parlando della possibile maggioranza alla guida della prossima Commissione Ue. "Io - ha aggiunto - non sono disposta a fare maggioranza con la sinistra, tutto il resto si vede".

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