Un gruppo di circa 30 giovani di "Ultima generazione" ha protestato a Trento all'esterno del Palazzo della Provincia autonoma durante l'intervento del ministro per la Famiglia, Eugenia Maria Roccella, al Festival dell'Economia. I giovani manifestanti hanno esposto striscioni e intonato slogan contro le politiche del governo su lavoro e famiglia. Nessun disordine, con le forze dell'ordine a tenere sotto controllo la situazione a breve distanza.
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Contrasto della denatalità e investimenti per i Centri per la famiglia -
Sul palco, il ministro ha affrontato i temi legati alla natalità e alla famiglia. Per contrastare la denatalità "secondo l'Ocse, ciò che ha più effetto non sono gli asili nido, sono le misure di conciliazione - ha spiegato -. Noi abbiamo messo la denatalità al centro dell'azione di governo - ha proseguito Roccella - e abbiamo destinato 1,5 miliardi con la prima finanziaria e altrettanto con la seconda producendo 16 miliardi di benefici diretti e indiretti per le famiglie con provvedimenti molto concreti". Sui Centri di accompagnamento, l'esecutivo è pronto a investire 30 milioni di euro: "Adesso sono poco più di 500 e sono concentrati in alcune regioni, in altre non ci sono proprio. Vogliamo invece moltiplicarli investendo 30 milioni e con altri fondi che devono passare dall'intesa Stato-Regioni".
Roccella: "Dubbi tra dimensione contestazione e clamore mediatico" -
"A Trento è andato tutto benissimo: io ho svolto l'intervento previsto al Festival dell'Economia, alcune persone che volevano protestare lo hanno fatto tranquillamente, nessuno ha impedito a nessun altro di parlare. Dunque, al di là del fatto che la contestazione era del tutto fuori tema visto che al Festival parlavamo di natalità e chi protestava lo faceva parlando di controllo dei corpi che nessuno ha mai immaginato di attuare, è stato un esercizio di democrazia. Certo, guardando la foto che allego a questo post, qualche dubbio sulla proporzione tra la dimensione della contestazione e il clamore mediatico che ha ricevuto, viene. Ma su questo ciascuno potrà giudicare", ha scritto poi il ministro in un post su Facebook.