con 150 Sì e 109 No

Superbonus, via libera della Camera al dl: è legge | Le misure

Tra le principali novità quella per cui le spese sostenute dal primo gennaio 2024 potranno essere portate in detrazione in 10 anni anziché in 4. Ecco le misure

© Withub

Via libera dell'Aula della Camera al decreto Superbonus, con 150 Sì e 109 No. Il provvedimento, che era già stato approvato in Senato il 16 maggio, diventa quindi legge. Tra le principali novità quella per cui le spese sostenute dal primo gennaio 2024 potranno essere portate in detrazione in 10 anni anziché in 4. Ecco le misure.

Arriva lo spalma-crediti -

 A partire dal 2024, i beneficiari del Superbonus, del bonus barriere architettoniche e del sismabonus, inclusi gli acquisti sismabonus, sono obbligati a spalmare le detrazioni su 10 anni. Questo obbligo modifica le precedenti condizioni di fruizione delle detrazioni, allungando il periodo di ammortamento. Tuttavia, per i crediti d'imposta derivanti dall'opzione di sconto in fattura o dalla cessione del credito, la ripartizione sarà in un periodo più breve: quattro anni per il Superbonus e cinque anni per gli altri bonus citati.

Giro di vite sui lavori di ristrutturazione, bonus casa al 30% dal 2028 -

 Dal 2028, il bonus casa scenderà al 30%. Il bonus è stato confermato nel 2024 al 50%, con un tetto di spesa detraibile di 96mila euro. Dal 2025, salvo proroghe, l'aliquota scenderà al 36%, con un tetto che dovrebbe scendere a 48mila euro.

Barriere architettoniche -

 La legge di conversione ha apportato restrizioni relative alle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per il bonus barriere architettoniche. E poi deroghe per i Comuni terremotati e le onlus, mentre per le banche arriva il divieto a compensare i crediti con i debiti previdenziali.

Controlli dei comuni -

 I Comuni potranno fare sopralluoghi nei cantieri del Superbonus per la verifica di possibili irregolarità. In cambio avranno una quota del 50% delle somme riscosse.

Dal 2025 stop compensazione per banche e istituti finanziari -

 Per le banche, dal 2025, non sarà più possibile compensare i crediti del Superbonus con debiti previdenziali e i premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Vige per gli istituti finanziari, non per le persone fisiche.

Sugar tax e plastic tax slittano -

 Sul fronte fiscale, l'imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate e quella sui manufatti in plastica monouso che dovevano partire a luglio slittano. La sugar tax slitta di un anno, al primo luglio 2025, la plastic tax di due anni, al primo luglio 2026.

I fondi -

 Viene istituito un fondo con dotazione pari a 35 milioni di euro per il 2025 per interventi da Superbonus in aree terremotate diverse da Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.