Un album bello, con perle scritte da Kekko Silvestre e Gigi D'Alessio. Otto brani scelti con cura da Bianca Atzei che torna alla musica dopo essere diventata mamma e due anni dopo l'album "Veronica", il suo vero nome. Non a caso il nuovo disco si intitola "1987", il suo anno di nascita. Un messaggio neanche troppo velato in cui l'artista, che ha una delle voci più graffianti della musica italiana, comunica il suo cambiamento. La voglia di ripartire che è già cominciata da tempo e che le fa sperimentare sonorità Anni 80 in cui si scopre più leggera e spensierata. E in cui firma un brano lasciato nel cassetto per 8 anni: "Tutto l'amore che ho dentro". "E' un vortice di emozioni e di sentimenti che racchiudono quello che sono da quando è nato mio figlio Noa", racconta a Tgcom24.
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Bianca, partiamo dal titolo "1987", che è anche il tuo anno di nascita...
Era in qualche modo il giusto filo per collegarmi al mio ultimo album, uscito due anni fa col mio vero nome: Veronica. Non avevo mai sperimentato sonorità Anni Ottanta. E mi sono divertita tantissimo. Avevo voglia di leggerezza e spensieratezza, anche perché con la nascita di mio figlio Noa non ho avuto molto tempo per me... Avevo voglia di tornare magari a quando avevo 18 anni e andavo in discoteca, così sono nate molte canzoni come 'Discoteca'.
E' anche una sorta di rinascita?
C'è stato un forte cambiamento in me quando sono diventata mamma, mettendo la mia data di nascita è come tornare indietro un po' anche nel passato, a quando ero piccola e, appunto, è un rinascere.
C'è un unico feat con Tormento in "Le canzoni di Vasco"...
Nell'album precedente erano praticamente tutti feat. Stavolta uno solo, con Tormento, perché c'eravamo proposti nell'ultimo Sanremo insieme e non ce l'abbiamo fatta, era un peccato non fare conoscere questa canzone. Poi lui fa parte dei miei idoli da sempre, ascoltavo i Sottotono e ho continuato ad ascoltare lui anche quando si sono divisi. Per me è stato un onore poter collaborare con lui tant'è che quando ho sentito 'Le canzoni di Vasco' scritta da diversi autori l'ho subito sentita mia. E ho pensato subito di farla con lui.
Quando senti che una canzone è tua?
Dipende. Ti faccio un esempio. Quando mi arriva una canzone scritta da Kekko Silvestre so già che è come se fosse mia, perché lui ha questo modo di scrivere che mi appartiene fortemente. Come è successo con "Non ti lascio andare". Kekko c'è sempre stato fin dall'inizio nel mio percorso artistico e sono felice che contonui ad esserci. Siamo in simbiosi, c'è un'alchimia forte che ci lega.
E' successo anche con "Cometa Blu" scritta da Gigi D'Alessio?
Sono i brani che ho voluto mettere alla fine dell'album proprio perché sono due perle, due regali meravigliosi. Gigi senza dirmi niente, insieme a Diego Calvetti, ha scritto questo brano bellissimo. Glielo avevo chiesto quando ero incinta. E' arrivata a sorpresa una poesia, mi commuovo ogni volta che la sento, parla del bambino che ho perso prima di Noa.
C'è anche un brano scitto da te
'Tutto l'amore che ho dentro' l'ho tenuta otto nel cassetto per otto anni. Non me la sentivo di farla uscire, l'ho scritta in un momento bello e di gioia della mia vita, c'era l'amore che supera ogni confine. Poi sono successe diverse cose nella mia vita ed è rimasta lì. Non l'ho neanche più ascoltata. Ho anche pensato di darla a Giorgia, che l'ha provinata, per me è stata una gioia sapere che una artista come lei ha preso in considerazione il brano.
Prima abbiamo parlato di Sanremo, ti piacerebbe tornare su quel palco?
Sono sincera, ci ho provato diverse volte e non ti nego che mi piacerebbe... è una grandissima opportunità soprattutto in questo periodo molto particolare per la musica. Mi piacerebbe rivivere per la terza volta un'emozione, che stavolta sarebbe sicuramente diversa, ora che sono mamma e ho consapevolezza di questo cambiamento. Tornerei con la mia forza di donna nuova.