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Incidenti stradali, ecco perché la prevenzione deve partire dai giovani

La richiesta di ACI per la sicurezza sulle strade: rendere obbligatori i corsi di guida sicura per neopatentati che vogliano guidare veicoli di potenza elevata, operatori professionali e per chi deve recuperare punti della patente

Gli incidenti stradali sono in Italia la prima causa di morte per i giovani tra i 15 e i 24 anni. La strage è quotidiana: secondo le stime di ACI e Istat, in media nei primi sei mesi del 2023 ogni giorno si sono verificati 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti. Sensibilizzare e formare soprattutto le nuove generazioni è dunque un passaggio inevitabile per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Unione europea di ridurre del 50% il numero di incidenti e vittime entro il 2030 e per arrivare al 2050 con zero morti sulle strade.

Formazione alla guida sicura e sostenibile -

  Il conseguimento della patente oggi viene spesso interpretato come una semplice abilitazione alla guida e non come un momento di formazione per l’uso in sicurezza dei veicoli. L’Automobile Club d’Italia è da sempre impegnato nel campo della sicurezza stradale e ha proposto l’introduzione di una serie di misure volte a rafforzare la preparazione degli utenti della strada sulle corrette modalità di guida, sia in condizioni normali ma ancor più in situazioni critiche che richiedono una maggiore consapevolezza e capacità di controllo del veicolo. La formazione alla guida sicura e sostenibile diventa essenziale in un contesto come quello attuale in cui la mobilità è estremamente complessa, e chi si mette al volante deve conoscere e saper controllare le caratteristiche prestazionali e tecnologiche del veicolo.

Rendere obbligatori i corsi di guida sicura -

  L'introduzione di corsi di guida sicura si pone come una misura chiave nel panorama della sicurezza stradale. La proposta di ACI è di renderli obbligatori per diverse categorie di conducenti. In primo luogo, i giovani neopatentati che intendono guidare veicoli di potenza superiore ai limiti generali già previsti dalla legge. Poi gli operatori professionali del settore, come autisti di mezzi pubblici, autotrasportatori, forze di polizia stradale, vigili del fuoco e conducenti di ambulanze. Infine, l’obiettivo è di coinvolgere anche chi è impegnato nel processo di recupero dei punti patente, in aggiunta all'ordinario corso teorico già previsto.

Formazione continua e livelli di patente -

  Secondo ACI, è necessario rivedere anche i meccanismi e le regole per il rilascio della patente di guida, considerando un approccio formativo legato alle caratteristiche tecniche dei veicoli. Proprio come già avviene per molti settori professionali, anche nel campo della guida potrebbe essere introdotta una formazione continua, con l'implementazione di un sistema di "patente a livelli": la frequenza di un corso più completo e il superamento di un esame più severo diventerebbero così i requisiti per l’abilitazione a guidare mezzi con determinate caratteristiche.

Le iniziative per rendere i conducenti più consapevoli -

  Per aumentare la consapevolezza al volante, da anni ACI si impegna in varie iniziative, compresi programmi di formazione, sensibilizzazione, comunicazione, studi e ricerche. Nel 2023, ACI e gli Automobile Club diffusi su tutto il territorio hanno organizzato oltre 1.400 eventi, coinvolgendo migliaia di persone. In collaborazione con il Ministero dell'Istruzione sono stati sviluppati programmi destinati agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, mentre per i giovani che stanno per ottenere la patente di guida, ACI ha sviluppato il programma Ready2Go, che offre una formazione teorica e pratica approfondita per sviluppare comportamenti sicuri alla guida.

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