"Mai nessun 'Grande fratello fiscale' sarà introdotto da questo governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune". Lo ha scritto su X il premier Giorgia Meloni, precisando che "sull'ultimo decreto recentemente varato dal Mef, che negli intendimenti delimita l'azione di verifica dell'amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il viceministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei ministri. E, se saranno necessari cambiamenti, sarò io la prima a chiederli".
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"L'attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal viceministro dell'Economia Leo, è fino a ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini", ha scritto ancora il presidente del Consiglio, dopo le tensioni nella maggioranza sul ritorno del redditometro.
Tajani: "Il redditometro non funziona, ne chiederò l'abolizione" -
"Il redditometro non funziona: è uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea un sacco di contenziosi. Farò di tutto perché venga abolito. - ha affermato il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani -. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogarlo. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l'abolizione".
Salvini: "Orrore del passato, facciamo pagare i giganti del web" -
Rischiamo di tornare al redditometro fiscale? "No, assolutamente no. È uno degli orrori del passato. Andiamo a far pagare in Italia i giganti del Web, penso ad Amazon e a tutte queste mega società che vendono in Italia e pagano le tasse all'estero. Piuttosto che rompere le scatole al pensionato per il secondo lavoro o al panettiere, io penso che la trippa stia là", ha concluso.
Renzi: "Da Meloni bugie, il redditometro è stato inserito quando era ministro" -
"Sono sconvolto dalle bugie di Giorgia Meloni sul redditometro", ha scritto su X il leader di Iv Matteo Renzi -. Martedì il governo ha mentito in una nota ufficiale dicendo che il redditometro è stato voluto dal governo Renzi nel 2015. Falso. Il redditometro c'era già nel 2010 quando Meloni era ministra: perché il redditometro è una misura del governo Berlusconi".
Conte: "Meloni vi salverà dal redditometro? Lo ha inserito..." -
"Udite, udite. Meloni ora annuncia che vi salverà dal redditometro, dal 'grande fratello fiscale'. Questo quel che dice. Però nel decreto pubblicato il redditometro lo ha inserito il governo Meloni. Dormiva o 'ha stato Conte' pure su questo? In che mani siamo?", ha scritto a sua volta su X il leader del M5s Giuseppe Conte.
Boccia: "Meloni in confusione, decreto è in vigore" -
"Continuano a volare gli stracci in una maggioranza che da settimane non sta più in piedi. Il decreto del Mef sul redditometro è stato approvato il 7 Maggio e pubblicato in Gazzetta ufficiale. Cosa vuol portare in Cdm il presidente del Consiglio? Il dm è in vigore! Vuole fare una discussione postuma? Oppure chiede al Mef di ritirarlo o di farne un altro e sostituirlo? Giorgia Meloni, completamente in confusione, è costretta a stroncare le scelte del suo Ministro dell'economia e quindi del suo stesso governo. Ormai hanno perso la bussola".