A "Zona Bianca"

Chico Forti in Italia, lo zio: "Rientro amaro, continuano a chiamarlo assassino"

In collegamento a "Zona Bianca" Gianni Forti: "Il caso da giudiziario è diventato politico"

"Siamo stressati e amareggiati”, così Gianni Forti commenta il rientro in Italia di suo nipote Chico dopo 24 anni di detenzione in carcere negli Stati Uniti per omicidio. In collegamento a “Zona Bianca” su Rete 4 lo zio contesta la definizione di “assassino” apparsa su alcuni giornali all’indomani dell’arrivo, sabato scorso, del 65enne trentino con volo dell’aeronautica militare all’aeroporto di Pratica di Mare dove è stato accolto dalla premier Meloni. “Ho visto i documenti dell’istruttoria e seguito il processo che è stato molto particolare”, afferma Gianni Forti che poi aggiunge: “Il caso da giudiziario è diventato politico”. Ieri Forti è stato trasferito dal carcere romano di Rebibbia a quello di Verona dove ha chiesto di vedere la madre e ribadito la sua innocenza. "Spero un giorno di essere libero".

"Speriamo che quando Chico incontrerà la mamma nessuno scriva che ha abbracciato un assassino", prosegue lo zio. Ospite a "Mattino Cinque News" la premier Giorgia Meloni si dice soddisfatta per il rientro di Chico Forti in Italia definendola una “bella pagina” per le autorità italiane e il governo. “Sono contenta per una madre che può riabbracciare il figlio, sono riuscita dove altri non sono riusciti”, ha affermato la Presidente del Consiglio.