Con il raffinato V6 a benzina di 2,9 litri di derivazione Ferrari, portato alla soglia record di 520 CV di potenza massima (e ben 600 Nm di coppia), e con le modifiche tecniche e stilistiche condite da importanti novità per l'infotainment, la Giulia Quadrifoglio si conferma nel suo segmento come un modello di riferimento forse inarrivabile per sportività e piacere di guida.
L'abbiamo provata sia nelle lunghe percorrenze in autostrada che nei bei tornanti di montagna dove la Quadrifoglio si esalta e delizia i migliori amanti della guida sportiva. Alfa Romeo Giulia ha mostrato di non sentire affatto il passare degli anni, anzi, come il buon vino, rivela con la maturità tutta la bontà del progetto iniziale.
Stile inconfondibile -
Riconoscibile esternamente per i proiettori a matrice full Led di tipo adattivo, la nuova Giulia, come la sorella maggiore e Stelvio, sfoggia all'interno un quadro strumenti digitale "a cannocchiale" che coniuga il passato e il futuro tipico del Biscione, ora brand di pregio del gruppo Stellantis. Lo schermo TFT da 12,3" propone sulla Quadrifoglio un'esclusiva configurazione "Race", gara, appunto, che raccoglie nella schermata centrale contagiri, tachimetro e shiftlight per la guida manuale. In plancia si apprezza anche l'innovativa finitura in 3D in carbonio per il cruscotto. Il volante è rivestito in pelle ed Alcantara con cuciture nere e inserti in fibra di carbonio.
Sensazioni di guida "uniche" -
La prima cosa che abbiamo apprezzato, soprattutto nel percorso misto, è che Giulia resta tra le poche berline ancora da guidare con le sensazioni trasmesse dal "fondo schiena", sviluppate facendo tesoro dell'esperienza maturata nelle corse. La Quadrifoglio, con la sua potenza esuberante, sa emozionare in piena sicurezza, mostrando nella guida al limite comportamenti differenti, legati alle diverse soluzioni tecniche adottate. Quando poi spostiamo il selettore di guida in modalità "Race", la musica cambia: eccome se cambia... Baricentro basso, reattiva e comunicativa, la Giulia a trazione posteriore in mano a un pilota esperto sa regalare sensazioni speciali. Bastano un paio di sferzate e un paio di allunghi per far stampare sul viso a chi siede al volante il sorriso per tutta la giornata.
Le novità 2024 -
Si apprezzano infine tutte le novità della gamma 2024 (quella della nostra prova), come il differenziale posteriore autobloccante di tipo meccanico e la nuova taratura delle sospensioni. Novità a cui si aggiunge la conferma dell'aerodinamica attiva con splitter anteriore in carbonio: quando attivato controlla la qualità di flusso d'aria che passa sotto il veicolo, aumentando stabilità e prestazioni. Altra piacevole conferma è il sistema di scarico Akrapovich, con il suo sound eccitante e inconfondibile.
Prestazioni, costi (e consumi) -
Il listino parte da 95.300 euro ma si arriva anche a 99mila, optional più-optional meno. Tanti? Sicuramente no se si pensa che la Giulia Quadrifoglio nella sua nuova versione "estrema" da 520 cv, resta l'unica sportiva di razza a costare meno di 100mila euro e superare però abbondantemente i 300 km/h, 308 come velocità di punta, bruciando lo 0-100 in meno di 4 secondi: 3,9 sempre per la precisione. Qualche difetto? A questi livelli bisogna cercarli "col lanternino", ma un tergilunotto che non c'era sulla nostra versione in prova ci avrebbe fatto comodo sotto la pioggia e un montante anteriore meno corposo ci avrebbe facilitato una manovra in curva e la svolta a sinistra in qualche strada secondaria. Tutto il resto è sound, quello unico e inimitabile di un'Alfa Romeo, su Giulia Quadrifoglio portato alla sua massima espressione. Naturalmente, senza mai guardare ai consumi.