E' iniziato Linkontro, l'evento dell'anno nel mondo del largo consumo, in programma a in programma dal 16 al 19 maggio al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (Cagliari), NielsenIQ ha reso noti gli ultimi dati sui consumi e sulle scelte di acquisto delle famiglie italiane. Si prevedono oltre 900 presenze con 644 manager e oltre 275 aziende tra industria e grande distribuzione.
I dati del Barometro -
In Italia, la spesa dei consumatori per i beni di largo consumo (FMCG) e per i beni tecnologici e durevoli (T&D), nei primi tre mesi del 2024 registra un lieve incremento delle vendite dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, registrando un fatturato complessivo di 45,8 miliardi di euro.
A rivelarlo è il Barometro dei Consumi, che - combinando i dati NIQ e GfK - fornisce una prospettiva concreta sulle priorità di spesa delle famiglie.
I dati, inoltre, segnalano un calo dell'inflazione e una crescita delle vendite, seppur in maniera inferiore rispetto allo stesso trimestre del 2023. Nello specifico, nel largo consumo si è registrato un fatturato pari a 31 miliardi di euro.
Bene il "fresco" -
Il confronto degli andamenti trimestrali dei tre principali settori del largo consumo, beni di prima necessità, fresco e cura casa & persona, mostrano progressi omogenei. Nel primo trimestre 2024 la categoria che segna la migliore performance di vendita è il fresco, con un aumento del +3,3% e un giro d’affari di 6,7 miliardi di euro. Il valore del comparto alimentare, invece, con un valore pari al +3% - in linea con il dato del largo consumo - raggiunge i 20,5 miliardi di euro di spesa con una crescita di circa 600 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si spende meno per i beni Tech & Durables -
Il mercato italiano della tecnologia di consumo e dei beni durevoli ha iniziato l'anno con un ulteriore ribasso. Il primo trimestre del 2024 ha chiuso con un fatturato complessivo di 14,7 miliardi di euro, segnando una flessione del -3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Un rallentamento confermato anche da Ivano Garavaglia, Head of Retail di GfK: "Tale fenomeno potrebbe derivare da un mutamento nelle priorità dei consumatori italiani, che dopo aver investito somme ingenti nel miglioramento delle proprie abitazioni e nell’aggiornamento della propria dotazione tecnologica, stanno ora orientando i propri consumi verso altre categorie":
Enzo Frasio, Amministratore delegato di NIQ & GfK, ha commentato così il trend fornito dal Barometro: "Con il rallentamento dell’inflazione nel 2024 ed esaminando la spesa dei consumatori relativa al largo consumo si evidenzia un improvviso cambio di passo della crescita delle vendite, mentre continua la contrazione della spesa per i beni tecnologici e durevoli rivelando priorità modificate nelle scelte di consumo degli italiani".
Per Romolo De Camillis, Direttore Retail di NIQ, una variabile che incide sui dati del largo consumo è rappresentata dall'andamento demografico, "poiché le esigenze e le abitudini dei consumatori variano profondamente impattando su prodotti, canali e fatturati".