Giovanni Toti ha parlato in merito all'inchiesta sulla presunta corruzione in Liguria, per cui è stato posto agli arresti domiciliari. "Non ho commesso alcun reato. Ora penso ad arrivare all'interrogatorio preparato per dimostrare la correttezza del mio operato", sono le parole consegnate dal governatore al suo legale, Stefano Savi. Toti e il suo avvocato stanno mettendo a punto la linea difensiva in vista dell'interrogatorio davanti ai pm di Genova, atteso tra un paio di settimane.
© Tgcom24
Toti, nella sua casa di Ameglia, in provincia di La Spezia, come è stato riferito, "sta reagendo positivamente. Studia le carte e lavora". Avrebbe preferito tempi più rapidi per il faccia a faccia con i magistrati, ma "aspetta".
La linea difensiva -
Nel confronto con gli inquirenti il presidente della Liguria intende spiegare tutto. "Il voto di scambio? Semplici cene elettorali" e infine le pressioni sui membri del comitato portuale per agevolare l'imprenditore Spinelli un'attività che, secondo la linea difensiva, era stata messa in essere solo per evitare "la guerra nel porto".
Spinelli: "Ho versato 40mila euro ma era tutto regolare" -
Intanto oggi, 16 maggio, sono uscite le dichiarazioni fatte dall'imprenditore portuale Aldo Spinelli finito al centro dell'inchiesta insieme a Toti, Signorini e Cozzani, durante l'interrogatorio con gli inquirenti. Dopo aver negato più volte che il governatore ligure fosse intervenuto attivamente per il rinnovo della concessione portuale trentennale a Genova, Spinelli ha ammesso di aver versato 40mila euro nei conti dei comitati elettorali di Toti, proprio dopo l'ok al rinnovo, ma che era tutto regolare. Un'attività svolta anche in altri contesti e con altri esponenti politici.