Nell'inchiesta sulla presunta corruzione in Liguria Giovanni Toti si è detto pronto a chiarire la sua posizione e a spiegare quanto viene addebitato dalla procura. Lo ha reso noto il suo legale. Toti sarà sentito la prossima settimana dai pm di Genova dopo una prima udienza nella quale il governatore ligure, attualmente sospeso, si è avvalso della facoltà di non rispondere per completare la lettura delle migliaia di pagine di carte legate all'indagine. Intanto sul fronte politico cresce la fronda di chi chiede, pur con i diversi distinguo, le dimissioni. Schlein: "Toti non può rimanere un minuto di più, le dimissioni sono necessarie e opportune". Tajani: "Difficile governare se detenuti, deciderà Toti". Crosetto: "Toti non può governare da domiciliari, dovrà dimettersi"
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Schlein: "Toti non può rimanere un minuto di più" -
"Noi lo abbiamo detto sin dall'inizio: alla luce della gravità del quadro che sta emergendo, le dimissioni di Giovanni Toti sono necessarie e opportune". A ribadirlo, in un'intervista a La Repubblica, la segretaria del Pd Elly Schlein. "Al di là delle responsabilità penali, che sarà la magistratura ad accertare - aggiunge - la Liguria non può rimanere appesa, ostaggio di un'incertezza amministrativa che fa male ai cittadini, paralizza gli investimenti, impedisce di prendere decisioni cruciali su sanità e appalti del Pnrr, solo per citarne alcune". Per Schlein, "quel che sta uscendo racconta anni di malgoverno e malasanità, una intollerabile commistione fra politica, affari e mafie. Perciò Toti non può restare un minuto di più". E alla domanda se secondo lei si tratti di una nuova Tangentopoli risponde: "Ogni inchiesta fa storia a sé, vedremo quanto in profondità si spinge questa vicenda che non è finita qua, deve ancora essere chiarita e soprattutto portare la politica, tutta, ad alzare la guardia".
Tajani: "Difficile governare se detenuti, deciderà Toti" -
Anche Antonio Tajani è intervenuto sulla vicenda. "Aspettiamo il riesame e poi lui deciderà il da farsi. Certamente da detenuti e difficile governare quindi dipenderà dall'esito del riesame", ha sottolineato il ministro degli Esteri ospite a Prima di domani su Retequattro.
Crosetto: "Toti non può governare da domiciliari" -
Secondo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, "Toti non può governare stando ai domiciliari, è una condizione che assieme alla pressione psicologica lo obbligherà a dimettersi - ha detto in un'intervista a La7 -. Come hanno fatto Pittella e Bassolino. Si sono dimessi da incarichi di prestigio e poi sono stati assolti. Caridi fece un anno e mezzo in carcere e poi fu assolto. Se mi ricordo queste cose ho paura. Non difendo Toti, difendo i principi, la privazione della libertà e la carcerazione preventiva mi trovano sempre contro".
Aperto un fascicolo per rivelazione di segreto -
La procura ha intanto aperto un fascicolo per rivelazione di segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sul comitato d'affari e corruzionei. Il fascicolo, a carico di ignoti, è stato iscritto alla luce di quanto emerso dalle intercettazioni ambientali.
Sul fronte Regione martedì si è tenuto il primo Consiglio regionale dagli arresti di Toti, alla presenza del presidente ad interim Alessandro Piana. Le opposizioni durante il question time in Consiglio hanno chiesto compatte alla giunta di dimettersi e tornare al voto il prima possibile. Il rischio è che l'ente esca depotenziato e immobile dalla valanga che ha travolto il presidente. Tra i problemi c’è anche quel che sarà delle grandi opere per le quali Toti era stato nominato commissario, in particolare il cantiere dello Scolmatore del Bisagno a Genova, il progetto del rigassificatore di Vado Ligure, la Via dell'Amore alle Cinque Terre legata al tema del dissesto.