smarriti o rubati

Assoutenti: in Italia sparisce un milione di smartphone l'anno

I numeri tra smarrimenti e furti ed ecco dove i dispositivi poi "ricompaiono"

Ogni anno in Italia è pari a quasi un milione il numero di smartphone rubati o smarriti, e solo una minima parte di questi viene ritrovata dai legittimi proprietari. "Si stima che nel nostro Paese ogni anno siano circa un milione i telefonini realmente rubati o smarriti - spiega il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso. - La maggior parte dei furti o dei casi di smarrimento avviene all'interno di locali pubblici (bar, ristoranti, discoteche, ecc.), e solo una minima parte degli apparecchi viene poi ritrovata". Mentre, molti, ultimamente riappaiono in Africa.

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"Quasi la metà dei cellulari coinvolti (il 45%) - continua Melluso - appartiene a giovani con meno di 24 anni. Sono in aumento anche i casi di furti in strada, con i malviventi che sottraggono gli ultimi e più costosi modelli di smartphone sottraendoli ai proprietari nel momento in cui li stanno usando (nel corso di una telefonata o durante l'invio di un messaggio) o ricorrendo a minacce e intimidazioni".

"Si assiste, poi, a una nuova frontiera della microcriminalità: i furti di smartphone con l'estorsione al seguito. Un 'cavallo di ritorno' come accade per le auto, con i ladri che richiedono un pagamento in denaro per restituire il telefonino alle vittime", aggiunge il presidente di Assoutenti.
 

"E' emerso, inoltre, nell'ultimo periodo come una quota consistente di telefonini rubati in Italia (individuati tramite apposite app di geolocalizzazione) ricompaia in Africa, circostanza che solleva il sospetto di una rete criminale ben organizzata per rivendere all'estero gli apparecchi sottratti nel nostro Paese", prosegue Melluso.

"Al di là del valore degli smartphone, - conclude - il vero problema dei furti è legato alla enorme mole di dati sensibili degli utenti contenuti oggi all'interno dei telefonini: accesso a servizi di home banking e social network, Spid, dati bancari, carte di credito, password, mail, dati fiscali e sanitari, ecc., dati che hanno un valore economico enorme e che consentono ai criminali di sottrarre da conti e carte somme di denaro o realizzare pericolosi furti di identità". 

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