Fabio Rovazzi, scippato il telefono durante una diretta social ma... è una burla per lanciare il singolo con Il Pagante
Il cantante stava parlando in diretta con i suoi follower che gli stavano facendo delle domande. Dietro di lui si è avvicinato un ragazzo che gli ha strappato il cellulare dalle mani: una trovata per lanciare il nuovo singolo "Maranza"
Allo youtuber e cantante Fabio Rovazzi è stato scippato il cellulare mentre faceva una diretta su Instagram a Milano, in corso Garibaldi. Rovazzi stava parlando in live con i suoi follower che gli stavano facendo delle domande. Dietro di lui si è avvicinato un ragazzo che gli ha strappato il cellulare dalle mani. La diretta, a cui stavano partecipando circa 400 persone, è continuata mentre il ladro scappava con il cellulare in mano prima di metterselo in tasca. Un caso di microcriminalità? No, solo una burla di Rovazzi, come ha svelato lui stesso il giorno dopo, pensata per lanciare"Maranza", il nuovo singolo con Il Pagante.
Nel frattempo però il video è subito diventato virale sui social e ha alimentato nuove polemiche su Milano. Fino a quando la reale natura di quanto accaduto è stata svelata. "Ho pensato a un'idea divertente di marketing da utilizzare per lanciare in maniera inusuale l’uscita del mio brano con Il Pagante, senza preventivare che questo potesse creare un cortocircuito mediatico così ampio" dice l’artista. “Ho solo messo in scena una barra del pezzo che abbiamo scritto: - /Giravo in Corso Como/Si è avvicinato un uomo/Mi ha chiesto una Marlboro e l’orologio/Non so che ore sono/In tasca sento un vuoto/Mi hanno pullappato (mi hanno derubato)/ Con una moto/ Ora ho un sogno solo/Vorrei diventare come uno di loro/Un maranza“.
“Maranza” nato dal sample dell’iconica hit dance anni ‘90 "Think about the way", è la fotografia fedele e tratti dissacrante del tipico maranza milanese: lenti a specchio dai colori cangianti, borsello a tracolla sul petto, orologi e collane di valore, tuta acetata e sneakers griffate con rigoroso calzino a contrasto. Una hit intrisa di note dance contagiose che cattura in maniera ironica e provocatoria l'essenza pulsante di un fenomeno che negli ultimi anni sta spopolando anche al di fuori dei confini meneghini.