"Sono solo un povero prete di periferia. Non ho mai toccato una pistola. Le mie armi sono il Vangelo e la preghiera.” Si descrive così don Maurizio Patriciello, parroco nel quartiere Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. È il prete simbolo impegnato in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
Dove è nato? La biografia -
È nato a Frattaminore, in provincia di Napoli, nel 1955. In seguito a un incontro casuale con un frate francescano, che un giorno gli chiese un passaggio in auto, ha deciso di cambiare la sua vita. La sua vocazione, infatti, non è stata immediata. Fino a 30 anni ha lavorato come paramedico.
Dopo avere intrapreso gli studi teologici e preso i voti, fu inviato dal vescovo di Napoli nel difficile quartiere del Parco Verde di Caivano, nel napoletano, dove si contano 13 piazze di spaccio per un business di 100 milioni di euro all’anno. Da allora è impegnato in prima linea nella lotta contro la camorra.
A causa delle minacce di morte subite dai clan camorristici, don Maurizio Patriciello vive sotto scorta dal 2022. Si è scagliato, soprattutto, contro il malaffare nella cosiddetta "Terra dei fuochi". Per il cattivo odore che aleggia nel quartiere a volte non è riuscito a celebrare la messa, vedendo poi morire di tumore il fratello Franco.
Tra libri e social -
Don Maurizio Patriciello promuove le sue battaglie alla criminalità organizzata anche sui social network, dove è molto attivo. La sua pagina su Facebook conta più di 100mila follower, ha anche un profilo su Instagram.
E proprio attraverso un post su Facebook aveva espresso il suo dolore dopo un attentato intimidatorio, nella notte tra l'11 e il 12 maggio 2022, quando una bomba carta esplose davanti alla sua abitazione: "Mi avete costretto, fratelli camorristi, a vivere sotto scorta. Mi pesa. Non lo avrei mai pensato. Fa niente. Vi perdono. Vi abbraccio. Vi chiedo però di cambiare vita. Per il nostro bene. Per il vostro bene. Per il bene dei vostri figli", aveva scritto Don Maurizio Patriciello.
Nel 2014 ha scritto il libro-denuncia dal titolo Non aspettiamo l'apocalisse. La mia battaglia nella Terra dei fuochi.
L'incontro con i politici -
Il suo impegno e le sue battaglie non sono passate di certo inosservate, anzi. Sono molti i politici che lo hanno voluto incontrare, personalmente, a Caivano. Da Giuseppe Conte a Matteo Renzi, fino al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
L'incontro con l'attuale premier è avvenuto lo scorso anno, dopo il drammatico episodio delle cuginette di 11 e 12 anni stuprate. E Il sacerdote ha più volte riconosciuto proprio al governo e al presidente del Consiglio Meloni, di avere per la prima volta, dopo tante richieste precedenti inascoltate, agito concretamente sul territorio di Caivano, dopo che lui aveva sollecitato la premier a visitare il quartiere periferico.
"La sua risposta rapida - ha dichiarato Don Maurizio Patriciello - mi ha lasciato davvero sbalordito. Avevo conosciuto Matteo Renzi e Giuseppe Conte, ma la differenza con la Meloni è che lei ha davvero preso in mano la situazione".