La noia è un sentimento universale che può coglierci anche a tavola. Come canta Angelina Mango nella sua fortunata canzone dedicata a questo sentimento, “a stare ferma a me mi viene… la noia”. Nella nostra quotidianità esistono, naturalmente piatti considerati “noiosi”, come le verdure bollite e il riso o la pasta in bianco, ma ad annoiarci sembra essere soprattutto il modo in cui si cucina e in cui ci si accosta al cibo, trascurando la convivialità e consumando un pasto frettoloso senza smettere di lavorare o senza allontanarsi dalla scrivania. Ecco qualche curiosità in proposito e i consigli della food creator Myriam Sabolla per correre ai ripari.
PERCHÉ A TAVOLA CI PRENDE LA NOIA -
A rivelare il rapporto tra gli Italiani e la noia a tavola è un sondaggio realizzato da SWG in collaborazione con Deliveroo, la piattaforma di online food delivery, con un’indagine dedicata a ciò che ci fa sentire “annoiati” a tavola. Innanzi tutto, l’esperienza di noia a tavola è piuttosto comune: capita infatti a 7 connazionali su 10. Le situazioni in cui a tavola ci si annoia di più sono il fatto di mangiare sempre le stesse cose, indicato dal 43% del campione, e consumare i pasti da soli (40% delle risposte), soprattutto se si pranza senza muoversi dalla scrivania (33%). Tra i piatti considerati più noiosi spiccano le verdure bollite, che annoiano il 29% del campione, la pasta in bianco (28%) e il riso in bianco (23%). Segue, al quarto posto, il minestrone con il 19%. Per oltre la metà del campione (52% delle risposte), poi, la noia a tavola è determinata dall’assenza della giusta compagnia, un elemento indicato in particolare dalle persone di età più matura.
COME DIFENDERSI DALLA NOIA A TAVOLA -
Qual è dunque la soluzione per alimentarsi correttamente senza annoiarsi e come accettare anche i cibi che non amiamo e che consideriamo noiosi? Il 53% del campione suggerisce un giusto abbinamento, magari con un ingrediente più sfizioso, mentre il 33% suggerisce un condimento più speziato. I giovani puntano sul cromatismo: secondo il 39% degli under 34 la noia svanisce con un bel mix di ingredienti colorati.
IL LATO BUONO DELLA NOIA -
Secondo il 77% degli intervistati, non tutta la noia vien per nuocere: Da questo sentimento infatti possono derivare il desiderio di esplorare nuove ricette e uno stimolo per la creatività (67%). Lo conferma anche la food creator Myriam Sabolla, alias @The_Food_Sister, la quale commenta: “Per combattere la noia a tavola possiamo sfruttare la nostra creatività e qualche trucco da chef: non serve essere dei maestri di cucina per rendere speciali e appaganti i nostri pasti quotidiani. Basta scegliere le giuste tecniche di cottura, far attenzione alla consistenza e all’estetica, e applicare un po' di creatività nei condimenti”.
I CONSIGLI PRATICI PER COMBATTERE LA NOIA -
Myriam Sabolla suggerisce anche alcuni trucchi anti-noia, per un’alimentazione sana e accattivante.
-Lavorare sulle tecniche di cottura: anche un semplice riso in bianco, se cotto per assorbimento (magari inserendo nell’acqua di cottura qualche spezia, come cumino o anice stellato), risulterà molto più gustoso.
-Cucinare le verdure: per rendere più accattivanti le verdure è sufficiente cuocere le verdure come fanno gli chef giapponesi, con pochissimi minuti in acqua bollente e mantenendole croccanti. Per bloccare la cottura e conservare vivi i colori, basta immergere subito i vegetali in acqua ghiacciata: questo aiuterà a mantenere dei colori brillanti e vivaci.
-I condimenti: senza appesantire le nostre pause pranzo, si possono creare salse deliziose (che, all’occorrenza si conservano per qualche giorno in frigorifero, purché siano in una confezione ben chiusa): sfruttando l’acidità degli agrumi si può creare una citronette, preparata emulsionando olio, sale, succo di limone o di arancia), oppure sostituire all’olio la frutta secca in crema: basta mescolare tahina –la crema di sesamo – senape e salsa di soia. Chi ama il gusto piccante può unire anche una punta di peperoncino: in questo modo anche le carni più semplici, come petto di pollo e la classica “fettina”, o il minestrone si trovano con una spinta di gusto in più.
- Aggiungiamo texture ai nostri piatti con verdure croccanti, come ravanelli e cavolo cappuccio, da aggiungere a una banale insalata. In alternativa possiamo completarla con semi e frutta a guscio, che oltretutto contengono numerosi nutrienti.
-Estetica in primo piano: non dimentichiamo che anche l’occhio vuole la sua parte. Anche senza competenze di alta cucina, possiamo impiattare con cura le nostre pietanze, abbinando consistenze, densità e colori diversi: una buona regola è non riempire completamente il piatto, ma lasciare sempre un po’ di spazio per un risultato più armonico.
-Riserviamo al cibo tutta la nostra attenzione: infine, cerchiamo di non consumare i pasti davanti al computer, lavorando. È stato dimostrato che il senso di sazietà ne risente, ma lo stesso vale per l’umore. Meglio approfittare della pausa per fare due passi all’aperto, trovare magari una panchina in un parco, e mangiare godendosi un momento di quiete. Se questo non è possibile, sforziamoci almeno di spegnere il pc e dedicare al pranzo tutta la nostra attenzione.