Quando si pensa alla tecnologia di qualche anno fa, tornano subito alla mente i cellulari sui quali erano spesso installati alcuni videogiochi. Tra questi c'è l'inconfondibile "Snake", fenomeno nato negli anni Settanta e diventato popolare negli anni Novanta, diventato casualmente oggetto di una campagna pubblicitaria in cui il protagonista è un vero e proprio serpente intento a strisciare su un muro di mattoni.
L’idea è stata escogitata dal National Park Service americano, il quale sta conducendo una grande campagna a sostegno della conservazione delle specie del paese, cimentandosi anche in alcuni messaggi divertenti in cui vengono creati degli slogan che prendono in prestito immagini o video di repertorio pubblicati da altri enti o centri faunistici.
Il contributo più recente pubblicato su X riprende un video risalente a più di un anno fa, pubblicato dal centro visitatori del Coronado National Memorial in Arizona, che mostra un serpente reale di Sonoran Mountain intento a scalare un muro di mattoni, strisciando per la maggior parte del suo tempo tra le fughe. Naturalmente, la didascalia del contenuto è più che azzeccata: "Se si scontra con se stesso, il gioco è finito".
Il video, passato inosservato in precedenza, è diventato invece subito virale tra i fan e gli appassionati di retrogaming, che hanno commentato con grande entusiasmo le immagini, risvegliando immediatamente molti ricordi nostalgici delle partite sui vecchi cellulari prodotti dalla finlandese Nokia. La trovata ha avuto il suo lieto fine: un video che sembrava non avere "né capo né coda", si è infine trasformato in una campagna di sensibilizzazione che ha centrato chiaramente il segno.