Il futuro dei videogiochi passa dall'IA generativa, secondo Electronic Arts: è quanto sostiene Andrew Wilson, amministratore delegato dell'azienda americana che, in occasione di una riunione con gli investitori per la presentazione dei risultati finanziari, ha svelato come il colosso stia puntando sull'intelligenza artificiale per velocizzare alcuni processi di sviluppo al fine di "creare videogiochi migliori".
In occasione di un incontro con gli investitori di Electronic Arts, Wilson ha spiegato che l'IA generativa permette all'azienda di essere più efficiente e di completare dei processi tediosi in meno tempo, consentendo agli sviluppatori di concentrarsi su compiti più creativi e curare maggiormente le proprie produzioni.
L'esempio più eclatante illustrato dall'amministratore delegato della società di Redwood City riguarda il recente EA Sports FC 24, il videogioco calcistico che ha raccolto il testimone dalla serie FIFA: Wilson sostiene infatti che, grazie all'uso dell'intelligenza artificiale, il team di sviluppo sia stato in grado di creare uno stadio di EA Sports FC in sole sei settimane (anziché in sei mesi) o di creare più di un migliaio di stili di corsa differenti per i calciatori virtuali, contro la trentina presente nel precedente videogame. "È uno strumento che ci dà la possibilità di creare esperienze più coinvolgenti", sostiene Wilson. "Intendiamo continuare a utilizzarlo per permettere agli sviluppatori di realizzare giochi più curati e più in fretta".
L'amministratore delegato ribadisce che siano gli stessi sviluppatori a richiedere l'uso di questi strumenti per velocizzare lo sviluppo dei propri progetti, al fine di ridurre tempistiche che spesso arrivano a richiedere quattro o cinque anni. "Gli sviluppatori non vedono l'ora di mettere le mani su questi strumenti, perché il nostro obiettivo è di creare giochi più vasti, innovativi, creativi e divertenti in meno tempo, così da riuscire a intrattenere più persone in tutto il mondo con tempistiche molto più rapide".
Secondo Wilson, le IA generative si trovano ancora in uno stadio embrionale ma, già in queste condizioni, permettono di velocizzare lo sviluppo in modo significativo. Sfruttando gli oltre 40 anni di dati raccolti da EA durante la sua storia, il colosso americano sostiene di poter migliorare esponenzialmente queste tecnologie nell'arco di un triennio, con un'espansione più decisa che avverrà entro cinque anni, anche se la possibilità di "dare in pasto" quarant'anni di dati all'intelligenza artificiale potrebbe consentire a Electronic Arts di velocizzare ulteriormente questa crescita.
Nonostante tutto, l'amministratore delegato della casa produttrice di FIFA, Need for Speed, Battlefield e Apex Legends ci tiene a sottolineare come lo scopo finale di Electronic Arts non sia di rimpiazzare gli sviluppatori in carne e ossa, bensì di affidar loro strumenti capaci di espandere e migliorare la natura del videogioco al di là dei mezzi e delle tempistiche possibili allo stato attuale. Certo, è difficile immaginare che lo scopo della società sia solo questo se si guarda alle tendenze del mercato videoludico, con continui licenziamenti e interi studi che vengono smantellati senza troppo preavviso: la stessa Electronic Arts, tra l'altro, ha provveduto al licenziamento di oltre 1.500 sviluppatori nell'ultimo anno.