Antonello Venditti celebra i 40 anni di "Notte prima degli esami" al MIC, il Ministero della Cultura a Roma e propone: "Che la musica pop entri nella Costituzione". Con una emozionante esibizione live nella gremitissima sala Spadolini il cantautore romano, 75 anni, ha regalato due brani tratti dallo storico album "Cuore" uscito per la prima volta nel 1984, ovvero "Notte prima degli Esami" e "Ci vorrebbe un amico" e ha poi esposto il suo sogno: inserire la musica popolare contemporanea nella Costituzione.
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Musica come sport, cinema e teatro -
"La musica popolare contemporanea, la musica pop, non è riconosciuta da nessun governo. Nessuno ha pensato che deve essere sostenuta", ha detto il cantautore: "Vorrei che la musica entri nella nostra Costituzione, come è lo sport, come lo sono tutte le arti, il cinema, il teatro. Abbiamo bisogno di dare dignità a De Andre' e a Geolier. Se non ci fosse stata la musica popolare contemporanea questo Paese non sarebbe com’è. La musica addirittura non ha un luogo suo, ma va negli stadi, nei teatri, dove capita. Consacro questa mia festa a questo ideale e sogno. Più che per tutte le canzoni che ho scritto, vorrei essere ricordato per quella che diventerà una legge".
La proposta di legge: non solo talent, Sanremo e...Siffredi -
Venditti, laureato in giurisprudenza, ha già preparato una proposta di legge con l'avvocato Luca Pardo. Un sogno che porta avanti da solo perché è "impossibile confrontarmi con altri colleghi. Nell'Italia dei talent e delle multinazionali manca un confronto vero e diretto. Bisogna andare a scrostarli dalla comfort zone e da un'assoluta solitudine. Un discorso che riguarda soprattutto i giovani talenti, vittime di un precariato intellettuale che porta all'angoscia e a non avere più la libertà di essere se stessi". E poi aggiunge che manca ancora, "una rete costituzionale, con fondi e sovvenzioni. Oggi le occasioni sono Sanremo e i talent: non possiamo lasciare che la musica sia solo questo (...) Un problema culturale, se ancora qualcuno pensa che con la cultura non si mangia. Assurdo, la musica popolare dà da mangiare a tutti gli altri. Il cinema è la cosa più evidente: onori li' e tutti gli oneri a noi. Paghiamo tutto il cinema, anche Siffredi che fa il suo lavoro per raccontare se stesso. È questa la cultura italiana?".
Il progetto per i 40 anni di "Notte prima degli esami" -
Nella sala Spadolini del MIC Venditti ha presentato il nuovo progetto dedicato al 40esimo anniversario della canzone divenuta inno generazionale, che ha ricevuto il patrocinio dello stesso MiC. Il progetto prevede un'anteprima live il 19 maggio all'Arena di Verona, per poi per prendere il via ufficialmente a giugno, con tre date alle Terme di Caracalla (18, 19 e 21), proprio in vista dell'inizio degli esami di Stato. Le celebrazioni proseguiranno poi a luglio con un lungo tour estivo (partenza il 13 Luglio da Pistoia) che toccherà alcuni dei luoghi più prestigiosi della Penisola. Per i festeggiamenti è prevista anche una riedizione dell'iconico disco "Cuore" in arrivo il 14 giugno con le otto canzoni contenute nell'album originale più una nona, l'inedita “Di' una parola”, versione italiana di “Say Something”, che Venditti definisce: "una delle più belle canzoni pubblicate dopo il 2000".
Scuola, libertà e AI -
Venditti ha anche parlato di scuola sottolineando che "deve essere libera" e sostenendo le proteste nelle università perché: "ogni libertà va difesa". E poi di polizia, "che dovrebbe accompagnare la democrazia, non opporvisi, stabilire l'ordine e non il disordine pubblico", Intelligenza Artificiale, dalla quale ha però messo in guardia dicendo: "Se non affrontiamo subito la questione, sarà padrone di noi, della nostra immagine, del nostro canto, del nostro essere", di guerre, di cui, sebbene ci siano sempre state "ci accorgiamo di più perché ci toccano da vicino. La mia generazione aveva un'idea più globalista del mondo. La maggior parte degli Stati è assassina e registriamo il fallimento di tutte le istituzioni internazionali. Chi fa la pace per primo vince" e di libertà di stampa.
Il ministro Sangiuliano è arrivato in ritardo e si è perso l'esibizione di Venditti, che ha commentato: "Si è perso una buona occasione per sentire la mia esibizione. Sangiuliano ha però esordito prima esultando: "Viva Antonello Venditti!", a cui il cantautore ha risposto: "Viva l'Italia, l'Italia tutta intera, come dice il mio amico De Gregori" e chiedendo al ministro: "Un'Italia libera, sei d'accordo? Allora vedete che si può fare". Poi raccontando: "Sono cresciuto con le sue canzoni, e pur di ascoltarlo una volta sono andato alla Festa dell'Unita', cosa che non avrei mai fatto".