Ospite graditissimo a Popular è Joe Barbieri, che presenta il suo nuovo album dal titolo "Vulìo ‘na Parola D’ammore". Cantautore, musicista e produttore discografico, figura poliedrica sempre alla ricerca di nuovi stimoli, a dispetto di un cammino artistico e professionale lunghissimo, Barbieri, lanciato dal grande Pino Daniele, è riuscito nei decenni a tracciare un cammino di grande spessore e con il suo nuovo disco si presenta in qualità prettamente di interprete, riprendendo a suo modo classici del repertorio musicale di Napoli, che è la sua città.
"Vulío" si dipana attraverso 16 brani, prendendo il largo da classici come: “Accarezzame” o “Dicitencello Vuje”, tra le altre sino a tratteggiare alcuni tra i futuri classici della Canzone Napoletana “Don Salvatò" di Enzo Avitabile o “Nun Te Scurda’” degli Almamegretta, solo per citarne alcuni. Piccola “ciliegina” sulla già ricca torta è un inedito, a firma dello stesso Joe Barbieri, dal titolo “Vulesse ‘O Cielo”.
In “Vulìo ‘na Parola Dammore” Joe è affiancato da ottimi musicisti come Nico di Battista ed Oscar Montalbano e si occupa della produzione artistica e della orchestrazione dei brani.
"Il disco rappresenta una sorta di “pausa” dal mio lavoro di autore - dice Joe - per andare a scavare in quelle che sono le mie radici musicali. Essendo io di Napoli, posso dire che questa ricerca, rappresenta per me qualcosa di avvincente. Non ho mai omaggiato come avrei voluto queste canzoni, né i loro autori e interpreti. Da qui il titolo dell’album “Vulìo ‘na Parola Dammore”, che vuol rappresentare una sorta di desiderio che ho sempre avuto in me e che non ho mai avuto modo di tradurre in un progetto completo. Ho sempre considerato queste canzoni troppo “alte” e difficili da toccare, l’ho fatto solo quando ho pensato di essere arrivato al momento giusto della carriera per poterlo fare. In “Vulìo ‘na Parola D’ammore” mi sono “tuffato” per compiere un omaggio a questi classici, superati ormai i trenta anni di carriera e i 50 anni di età".
Cosa hanno rappresentato, non tanto per il Joe Barbieri artista, ma come fruitore della musica queste canzoni?
Le due cose si fondono, queste canzoni le ascoltate in tutti i modi; quasi non volendo quando nasci e cresci a Napoli ti capita di ascoltarle quotidianamente. Tutte mi emozionano: da classici che risalgono a due secoli fa a canzoni come “Don Salvato” di Enzo Avitabile che è di dieci anni fa.
Nella tua carriera sei stato capace di rilanciare la figura del cantautore; cosa significa per te in “Vulìo ‘na Parola D’ammore” essere prettamente interprete?
L’essere autore per me è una necessità, ho sempre detto che potrei rinunciare a stare sul palco e far cantare ad altri le mie cose, ma mai potrei rinunciare a scrivere. Se questo ha contributo a permettere che tanti giovani potessero avvicinarsi alla scrittura di canzoni, per me è una cosa gratificante. Essere nato e cresciuto all’ombra di Pino Daniele, ti indirizza verso un tipo di scelta, ti senti vicino ad un artista come lui e ne condividi i gusti artistici e musicali. Il rigore è per me stato in particolare un valore che Pino mi ha inculcato.
Joe presenterà “Vulìo ‘na Parola D’ammore” mercoledì 8 maggio alle 21 a Roma, all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”. Poi il 17 maggio nella sua Napoli dove sul palco del Teatro Acacia lo raggiungeranno Maurizio De Giovanni, Teresa De Sio, Enzo Gragnaniello e Raiz in qualità di ospiti speciali, per dar vita ad una serata davvero unica in onore della Canzone Napoletana. Nel disco hanno suonato: Joe Barbieri: chitarra classica e voce, Nico Di Battista alla DB Guitar, Oscar Montalbano alla chitarra manouche La One Love Symphony suona in “Vulesse ‘O Cielo”. L’album è stato registrato negli Splash Studio (Napoli) e missato da Andrea Cutillo.