Il Met Gala 2024 ha legato il tema del dress code della serata inaugurale a “The Garden of Time”, Il Giardino del Tempo, racconto del 1962 del romanziere britannico JG Ballard. I look delle star sul red carpet più fotografato di New York lo hanno interpretato con abiti floreali e rimandi alla natura. Da Chris Hemsworth a Lewis Hamilton, da Jude Law a Brooklyn Beckham, ecco una panoramica dei più belli al maschile.
Met Gala 2024: i look maschili più belli -
A fare gli onori di casa, nel ruolo di co-presentatori con Jennifer Lopez e Zendaya, sono stati Chris Hemsworth e Bad Bunny. Per la sua prima volta al Met Gala, l’attore australiano noto al grande pubblico per aver interpretato il ruolo di Thor nei film Marvel ha optato per un look total white. Dello stesso avviso, Brooklyn Beckham. Il primogenito di David e Victoria, modello e fotografo, ha indossato un elegantissimo completo bianco.
Molto più estroso Bad Bunny, “padrino” della festa per la terza volta, che ha attirato i flash dei fotografi sfoggiando un morbido e voluminoso cappello nero dalla forma di fiore e un completo dal taglio sartoriale con i segni bianchi a vista ispirati alle linee tracciate da un sarto. Classici e tradizionalmente eleganti Jude Law e Hugh Jackman, così come Adrien Brody. Unica concessione, per l’attore statunitense, un'enorme spilla stilizzata che sembra raffigurare un uccello dalle ali spiegate.
Ama molto gioielli e orologi preziosi e vistosi il pilota di Formula Uno Lewis Hamilton, grande appassionato di moda, anche lui elegantissimo. Si è rivisto Damiano David: il frontman dei Maneskin ha calcato il red carpet assieme alla fidanzata, Dove Cameron. Romanticissimo Jonathan Bailey, con una grande camelia portata al posto del papillon e un’altra dalle dimensioni più ridotte indossata tra i passanti dei pantaloni dello smoking.
Che cos’è il Met Gala? -
Il Met Gala, per gli appassionati di moda, è una sorta di notte degli Oscar. Si tratta di un evento che cade ogni primo lunedì di maggio e che lega anche arte e beneficenza. Organizzato per la prima volta nel 1946, inaugura la mostra sulla moda del Costume Institute al Metropolitan Museum of Art di New York, a cui vengono devoluti i fondi raccolti dalla serata, che vede la partecipazione di star e stilisti, attori, artisti e, negli ultimi anni, influencer. Ha messo le ali dal 1995, anno in cui ha iniziato a curarlo Anna Wintour, direttrice editoriale globale di Vogue e presidente del Met Ball (altro nome con cui viene chiamata l’iniziativa).
La mostra sulle “Belle Addormentate” -
Il dress code di questa edizione è in linea con quello della mostra esposta al Costume Institute organizzata dai curatori Andrew Bolton e Wendy Yu, che apre al pubblico dal 10 maggio prossimo: “Sleeping Beauties: Reawakening Fashion”. In esposizione, una serie di “Belle Addormentate” della moda: abiti troppo belli e fragili per poter essere indossati di nuovo e che non possono essere neppure appesi su un manichino. Queste creazioni ormai uniche al mondo (come un corsetto di età elisabettiana) sono esposte in bare di cristallo, alla stregua dell'eroina della Disney, in attesa di un "principe" che, con l'aiuto delle nuove tecnologie – tra cui animazioni video, proiezioni computer-generated, intelligenza artificiale, effetti olfattivi e altre forme di stimolazione sensoriale –, riesca a destarle dal loro sonno. Duecentocinquanta le "bellezze dormienti" resuscitate, tra i 33mila abiti del vasto archivio del Met. Fino al prossimo 2 settembre, i visitatori possono così esplorare quattro secoli di storia attraverso i tesori custoditi dal più importante centro per lo studio della moda di tutto il mondo e in cui la natura è intesa come metafora per esplorarne la transitorietà.