"Quarto Grado" torna a occuparsi del mistero sulla morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa dalla sua casa di Trieste il 14 dicembre 2021 e trovata cadavere il 5 gennaio successivo in un parchetto. Una settimana esatta dopo la sparizione, una cugina di Lilly, telefona al marito della 63enne Sebastiano Visintin e registra tutta la conversazione. Nell'audio mandato in onda Iris chiede se Lilly avesse portato con sè i documenti e Sebastiano risponde che "aveva tutto nella borsa" citando poi la marca di un noto brand spagnolo. Nella denuncia di scomparsa invece l'uomo afferma che la moglie non aveva portato via "nessun indumento nè i soldi". Il 23 dicembre, due giorni dopo la telefonata, la polizia trova il portafogli di Lilly in un'altra borsa all'interno dell'armadio.
"Quando Lilly è scomparsa ero nel panico più totale", afferma Sebastiano ospite nello studio del programma di Rete 4. "Non ho visto che i documenti erano in casa, ero convinto che fosse uscita portandoseli con sè". In collegamento Claudio Sterpin, l'"amico speciale" di Lilly, accusa l'uomo di aver parlato di un idillio matrimoniale che non c'era più da tempo e di un alibi perfetto appena quattro giorni dopo la scomparsa. "Lui non ha titolo di farmi queste osservazioni, tra loro c'era solo una frequentazione", replica il marito. Lo scontro tra i due si accende poi sui presunti soldi nascosti in casa che secondo Claudio Sterpin sarebbero stati "più di 15mila euro". "Sono tutte falsità, noi ostentavamo il denaro ma il nostro tenore di vita era più basso", risponde Sebastiano Visintin.