Si è disinfettato il volto

Ecco l'orango che si cura una ferita con le erbe: è il primo animale a curarsi da solo

Si è applicato delle foglie masticate con proprietà antibatteriche e antinfiammatorie sul volto: a descriverne il comportamento uno studio tedesco 

© facebook

Un orango di nome Rakus si è curato una ferita con delle piante: si è applicato delle foglie masticate di una pianta con proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie su una ferita al volto poi rapidamente guarita. Si tratta del primo animale che è stato visto automedicarsi. A descriverlo sulla rivista "Scientific Reports" uno studio dell'Istituto tedesco Max Planck. 

Chi è Rakus -

 Rakus è uno dei 150 esemplari presenti nell'area di Suaq Balimbing, nell'isola di Sumatra in Indonesia. Aveva subito una ferita al volto, probabilmente durante uno scontro con un rivale.

Il suo comportamento -

 Pochi giorni dopo, i ricercatori che osservano quotidianamente il gruppo di oranghi aveva notato che Rakus aveva iniziato a strappare in modo selettivo foglie di una liana, Fibraurea tinctoria, masticarle e applicarne l'impastato per diversi minuti sulla ferita.

Un'operazione molto precisa, ripetuta più volte e che richiedeva diversi minuti per essere completata. La pianta detta anche Akar Kuning è usata anche nella medicina tradizionale proprio perché contiene alcune molecole, come i furanoditerpenoidi, con effetti antipiretici e antibatterici. Proprio per questo, secondo i ricercatori, il comportamento di Rakus conferma per la prima volta l'uso consapevole ed efficiente di un autotrattamento medico. 

L'automedicazione negli animali -

 Si conoscono già da tempo i comportamenti di automedicazione nel mondo animale, ad esempio l'ingestione di alcune piante per curare alcune infezioni da parassiti oppure lo strofinarsi di piante per alleviare dolori muscolari oppure l'applicazione di alcuni insetti sulle ferite, ma l'efficacia di questi trattamenti non è stata mai appurata. L'esemplare di orango che è stato osservato ne rappresenta invece il primo esempio.

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