IL NUOVO ALBUM

Gli Articolo 31 le cantano a destra e a sinistra, J-Ax: "Sono un libertario progressista sempre in minoranza"

L'artista racconta a Tgcom24 il nuovo album "Protomaranza" in uscita il 10 maggio

di Santo Pirrotta

© Ufficio stampa

Dopo 31 anni dal primo disco "Strade di città", gli Articolo 31 tornano con un nuovo album, "Protomaranza" (esce il 10 maggio), che segna un taglio netto con il passato mantenendo però la coerenza con le radici. Tante le collaborazioni in 16 brani inediti: da Bugo a Fabri Fibra, da Guè a Jake La Furia, da La Sad a Neffa, da Nina Zilli a Rocco Hunt, dai Pinguini Tattici Nucleari a Tedua e Coma Cose. Al di là del titolo, di "maranza" nel nuovo progetto non c'è traccia. J-Ax e Jad scattano infatti una fotografia della nostra società senza risparmiare critiche a destra e a sinistra. "Molti pensano che polemizzando con Salvini io sia del Pd, in realtà sono un libertario progressista a cui piace Elly Schlein", racconta Alessandro (Ax) a Tgcom24.

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Ax, cosa c'entra il titolo “Protomaranza" con il resto dell'album?
In realtà non c’è una connessione. Con gli Articolo 31 abbiamo sempre fatto dischi in cui il titolo era la track, volevamo dare un taglio al passato. Mantenendo però una coerenza. Maranza è una parola che era molto in voga nei primi Anni Novanta e che adesso è tornata di moda, quindi ho pensato che fosse come gli Articolo 31, abbiamo iniziato negli Anni 90 e ci siamo riuniti adesso. Anche se poi nel disco non c’è traccia di musica maranza.

Ci sono tante collaborazioni, incuriosisce quella con Tedua...
Quando io e Jad ci siamo chiesti chi di questi giovani volevamo nel disco, abbiamo pensato subito a Tedua, che ci sembra l'outsider, di grande successo ma un outsider, è uno che vuole fare l'artista e meno, fra virgolette, l'imprenditore. Quando ci siamo incontrati mi ha detto "è assurdo che mi chiedi questa collaborazione perché avevo già campionato 'A pugni col mondo'…" che scopro essere uno dei suoi pezzi preferiti, così è nata l’idea. Quindi l'abbiamo finalizzata. E poi è l’artista più vicino politicamente a tutto il resto dell'album ci sembrava Tedua.

A proposito di politica, il brano "Libertario Surf" si apre con il discorso di Elly Schelin su Orban...
L'ho scritto per reagire a chi, siccome molto spesso ho criticato pubblicamente Salvini tanto che le nostre liti sono diventate quasi un meme, pensa che io sia del Pd. A me fan girare i co....ni di più, apprezzo il politico singolo e in questo caso, Elly Schlein, mi piace molto perché nel suo primo intervento alla Camera ha parlato di salario minimo. Mi sono detto "minchia, finalmente, è la prima volta che sento uno del Pd dire queste cose in quindici anni" e quindi ho cominciato a seguirla su Instagram, lei se n'è accorta e mi ha scritto che conosce la mia discografia. Quando ci siamo conosciuti, le ho detto che ho più paura di quello che le fanno i suoi...

E' un po' un tuo manifesto 2.0 alla "Destra-Sinistra" di Gaber?
Quando ho cominciato a scrivere avevo proprio quella canzone in mente, che poi ha subìto mille modifiche. Mi dispiace che la sinistra debba affrontare delle battaglie che pensavo fossero state vinte negli Anni Sessanta, come ad esempio il corpo delle donne, il diritto dei lavoratori. Credo che la sinistra si debba occupare della felicità dei cittadini perché questo non lo farà di certo la destra, che si occuperà sempre degli imprenditori. Anzi, del benessere delle multinazionali.

Non risparmi critiche a destra e a sinistra
Certo, non si può negare che la destra e la sinistra abbiano entrambe degli argomenti "cosmetici", come per esempio l'inclusività e il confine della sovranità. Ti dirò di più, gli italiani diventano razzisti, xenofobi, eccetera eccetera quando non hanno soldi. Con il politico di turno che li aizza e dice loro che i problemi nascono da lì. Ma fondamentalmente di indole non lo sono. Mi piace pensare questo perché io in famiglia ho un esempio di cattolici che vanno tutte le domeniche a messa e che non hanno mai avuto niente contro gli omosessuali.

E tu da quale parte stai?
La sinistra, in Italia, in certi frangenti per me non è progressista. Io mi sento più un libertario e progressista, se ci fosse il partito dei libertari, che in questo momento è allo 0,4 per cento, sarei con loro.

Nei nuovi testi parli di temi che oggi sono molto attuali, come la libertà di parola…
Vuoi sapere cosa penso del casino in Rai? Penso che nella nostra televisione c'è una bolla che sta implodendo, oggi se non dai la possibilità a Scurati di fare il suo monologo, lo può mettere su YouTube e siamo tutti a posto. La tv è autoreferenziale. Sopravvivono solo "Amici" e Fabio Fazio che hanno un loro pubblico enorme, ma la tv è un media morente, in tutti e tre i poli si sono chiusi in una bolla, a volte vedo gente in posizione di potere che non sa cosa è Twitch e non conosce l'inglese.

Ax, sei stato uno dei primi che ha fatto rap in Italia: cosa pensi del rap di oggi e del mercato?
Il rap si è preso tutto perché semplicemente è la musica più bella da ascoltare, da ballare, che fa pensare. Il rap ha spaccato perché non c'è più un cartello di addetti ai lavori che decide che questo disco tu non lo puoi sentire, quindi c’è più libertà. Adesso a controllare il mercato sono i dodicenni, sempre meglio di un cartello di stronzi che fanno lavorare solo chi dicono loro… saremo in una situazione ottimale fra venti-trent'anni...

In che senso?
Mi spiego. Non credo che la classifica dei dischi rappresenti veramente il consumo di musica nel nostro Paese: penso che un dodicenne abbia più tempo per ascoltare musica di un impiegato, in più quelli della mia età hanno smesso di comprare i Cd e non usano le piattaforme... Quindi tra venti, trent'anni avremo una situazione dove anche i cinquantenni useranno le piattaforme e sarà un po' più rappresentativa… Poi penso anche che se vuoi giocare, giochi con le regole che ci sono. Punto.

Non hai mai fatto mistero di non amare molto chi popola i social…
Non mi piace che sui social si dica tutto… Ad esempio mi sono fermato varie volte ma non ho mai detto "mi fermo perché non sto bene". Non mi viene neanche in mente. Il dover dar soddisfazione o anche vergognarsi per delle questioni personali non mi piace.

Dici anche che non ami chi piangere in pubblico…
Non mi piace chi va a piangere in tv o va a raccontare la sua vita personale. Ma forse è un mio limite, e voglio sottolineare che non giudico chi lo fa, semplicemente non mi appartiene… io i miei guai preferisco piangerli in una canzone, preferisco fare rabbia che pena, preferisco passare per stronzo.

Nell’Intro(spezione) dell’album citi Mia Martini, perché?
Semplicemente perché per me aveva ragione Mia Martini quando cantava che la gente è strana, prima si odia e poi si ama… anche il pubblico è volubile, è un attimo passare dal mito allo sfigato… E’ un attimo sia per il pubblico sia per gli addetti ai lavori cambiare idea, quindi l'importante è fare quel ca..o che si vuole... Me la ricordo bene Mia Martini, noi Articolo 31 abbiamo iniziato quando era ancora in vita, ho visto gente toccarsi scaramanticamente nei backstage e non potevo credere ai miei occhi. Le stesse persone che dopo la sua morte sono andati in tv a dire quanto fosse brava… con tanto di lacrime.

E’ un passaggio bello duro…
Mi è stato suggerito da un commento sui social dopo che avevamo fatto "Disco Paradise". Noi Articolo 31 abbiamo un pubblico impossibile da accontentare, ci sono quelli che ci seguono da poco e quelli che invece sono con noi dal primo disco. Ho letto uno che diceva che alla nostra età dovremmo fare pezzi più introspettivi. Mi è salita la carogna.

L’unica voce femminile dell'album è Nina Zilli, come mai?
Avrò per sempre gratitudine nei suoi confronti perché la mia carriera da solista è decollata da un pezzo che ho fatto con lei: "Il bello di essere brutti", il mio album più fortunato. In più siamo amici, ma proprio famiglia. Lavoro anche spesso col suo compagno Danti, tra l'altro li ho fatti conoscere e io mi assumo tutta la responsabilità… stavamo lavorando al pezzo e ho pensato a lei, credevo che mi mandasse a quel Paese e invece è stata molto ironica, come sempre. Con lei il brano ha una marcia in più!

Dopo il successo dei Forum, c’è l’idea San Siro?
L’ho già fatto con Fedez ma era la conclusione di quella storia, era un episodio nazionalpopolare… La dimensione dello Stadio non fa per me… il Forum è già bello grande e riesco a divertirmi. Anche se preferisco fare club. Io non sono un cantante da stadio, con gli Articolo avremmo potuto riempirlo tranquillamente al posto di fare quattro forum. Molti pensano "minchia a San Siro", per me no. "No" per tanti motivi, ad esempio la questione di dover iniziare presto. Poi io sono la prova vivente che la legge di Murphy è tangibile e son sicuro che se dovessi fare un concerto a San Siro pioverebbe, grandinerebbe ad agosto, e quindi avrei più l'ansia per il meteo che per altro, per questo odio fare i tour estivi, su quattro date almeno in tre piove, dovrei andare in Africa… Magari quando decideremo di ritirarci con gli Articolo, l’addio a tutti lo facciamo a San Siro. Chissà.