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25 Aprile, rubato l'intero incasso della Festa della Liberazione a Casa Cervi

Bonaccini: "Mi auguro vengano quanto prima individuati i malviventi e recuperato l'incasso. Che vergogna!". Anpi: "Fatto grave, massima solidarietà"

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Una dipendente e collaboratrice dell'Istituto Cervi è stata aggredita giovedì sera da un gruppo di persone che hanno rubato l'incasso del 25 Aprile a Casa Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), dove nel corso della giornata c'era stata la Festa della Liberazione. All'evento avevano partecipato, tra gli altri, Maurizio Landini, Romano Prodi e Stefano Bonaccini. Il presidente dell'Emilia-Romagna ha quindi commentato: "La mia solidarietà e vicinanza. Mi auguro vengano quanto prima individuati i malviventi e recuperato l'incasso. Che vergogna!".

"L'aggressione fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze sulle persone, ma in pochissimi secondi è andato in fumo buona parte del ricavato di uno splendido 25 Aprile, il lavoro di tantissimi volontari, dei collaboratori di Casa Cervi, e l'entusiasmo di un pubblico partecipe e generoso", ha spiegato l'Istituto. "Uno schiaffo a tutto il popolo di Casa Cervi - ha commentato la presidente Albertina Soliani -.  Questa Casa continua a essere nel mirino, 80 anni fa incendiata dai fascisti, oggi bersaglio di questa aggressione", ha aggiunto.

Le indagini sono in corso, avviate nella serata di giovedì dai carabinieri. L'Istituto "è in costante contatto con le forze dell'ordine e i sindaci del territorio, e ha già ricevuto in queste ore la solidarietà di tanti cittadini e volontari che restano vicini al 25 Aprile e a Casa Cervi".

Anpi: "Fatto grave, massima solidarietà"  "Tutta l'Anpi esprime massima e appassionata solidarietà a Casa Cervi, all'Istituto Alcide Cervi, alla sua presidente Albertina Soliani, nonché nostra vice presidente nazionale, e al personale aggredito, per il furto di tutto il ricavato della grande festa popolare del 25 Aprile, a cui hanno partecipato migliaia di persone". Lo ha detto il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo. "Un fatto gravissimo, per cui auspichiamo - ha continuato - l'immediata individuazione degli autori e la loro assicurazione alla giustizia". Casa Cervi, ha concluso Pagliarulo, "è un luogo fondamentale per la memoria e la cultura antifascista, e nessuno deve osare violarlo e colpirlo criminalmente".

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