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Lucca, multato per una buca richiusa: sanzione da 871 euro

Il caso "Mattino Cinque News": "Lavoro non autorizzato"

Da video

Fa ricoprire una buca che si era aperta sul suolo pubblico davanti l'ingresso della sua ditta a Lucca e viene multato. L'assurda vicenda è avvenuta a Lucca, vittima Francesco Gargani che ha ricevuto una sanzione da 871 euro per aver fatto ricoprire la falla davanti la sua azienda in via Martini. L'uomo è intervenuto a "Mattino Cinque News" per denunciare l'accaduto e ha esplicitato la sua intenzione di contestare il verbale, valutando anche una eventuale richiesta danni. 

A "Mattino Cinque News", Gargani ha spiegato che la falla, che ha comportato anche l'infortunio di un dipendente, si è verificata: "Nella fossa adiacente alla recinzione del capannone di via Martini. La fossa non è adibita allo scolo delle acque meteoriche, ma è stata realizzata stendere le tubature del gas per le utenze del precedente condominio A situato ad est, e per servire l’utenza del nostro capannone, e per servire il condominio C a ovest. La fossa serviva a contenere la tubazione del gas non è stata coperta dall’azienda Gesam, che ha realizzato l’opera di stesura della tubazione".

"La buca vicina alla recinzione del nostro stabilimento - dice ancora Gargani al programma di Canale 5 - è rimasta aperta perché lo stabilimento si è trovato in uno stato di abbandono, occupato da senza tetto, che hanno persino tolto il cancello della recinzione per venderlo a ditte di recupero di ferro vecchio. La fossa è rimasta così aperta per diversi anni, diventando un vero e proprio pericolo anche per i passanti. Un meccanico nostro dipendente, addetto al montaggio del nuovo cancello, è scivolato nella fossa sul lato destro riportando delle abrasioni alla gamba sinistra con conseguente invalidità al lavoro con una prognosi di 7 giorni".

Gargani ora è intenzionato a presentare ricorso presso il Comune di Lucca e a chiedere un risarcimento per i danni economici e fisici delle persone coinvolte: "Questo infortunio causato da questa pericolosità è costato alla nostra azienda un corrispettivo parli al costo di 5 giorni lavorativi, quantificabili in più di mille euro".

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