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Europee, Ilaria Salis: mi candido per la tutela dei diritti fondamentali

"Mi difenderò nel processo", scrive la 39enne detenuta a Budapest in una lettera presentata nella conferenza stampa alla Camera con il padre Roberto, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli

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Ilaria Salis si candida alle elezioni europee "per tutelare i diritti fondamentali". È quanto dice l'insegnante in carcere a Budapest da più di un anno con l'accusa di violenza e lesioni. "Dopo notti insonni e settimane di riflessioni, ho deciso di accettare" la candidatura di Avs "per trasformare questa mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo per la tutela dei diritti fondamentali", scrive infatti la 39enne in una lettera presentata nella conferenza stampa alla Camera con il padre Roberto, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. 

Tgcom24

La lettera di Ilaria Salis: "Ringrazio chi mi ha supportato"  Ringrazio con tutto il cuore le persone che in Italia mi hanno supportato in questi lunghi mesi senza rimanere indifferenti di fronte alla sconvolgente storia di cui sono, mio malgrado, protagonista da più di un anno: familiari, compagne e compagni, amici con cui condividevo progetti e altri che non vedevo da molti anni, insegnanti e colleghi e le migliaia di persone che pur non conoscendomi sono solidali con la mia situazione". Comincia così la lettera con la quale Ilaria Salis accetta la candidatura alle Europee con Avs.


"Grata che l'Italia si sia mobilitata per me"  "I sorrisi che ho trovato ad accogliermi alle udienze mi hanno scaldato il cuore, mi hanno dato grande forza e soprattutto la consapevolezza di non essere sola - prosegue la missiva -. Sono immensamente grata per tutto quello che si sta facendo per me e soprattutto sono fiera del fatto che un Paese come l'Italia si sia mobilitato per ciò che mi sta accadendo".

"Mi avete dato la consapevolezza di non essere sola in questa storia"  "Mi avete dato grande forza - si legge ancora - e soprattutto la consapevolezza di non essere sola in questa storia che purtroppo ancora ben lontana da un epilogo. Davanti a me mesi, forse anni, ancora in questo buco nero in attesa della conclusione del processo. L'unica certezza, in questo momento, è la richiesta della procura: 11 anni di carcere duro".

"Mi difenderà nel processo"  "Non è mia intenzione sottrarmi al procedimento in cui sono imputata - osserva Salis - ma difendermi nel processo nel rispetto dei diritti fondamentali, dei principi di proporzionalità e della presunzione d'innocenza. So di non essere un caso unico né eccezionale. Io ho avuto la fortuna di non essere dimenticata, ma situazioni di ingiustizia simili sono all'ordine del giorno in diversi Paesi d'Europa".

"Voglio trasformare questa sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo"  "Per questo - aggiunge - dopo notti insonni e settimane di tormentate riflessioni, ho deciso di accettare la candidatura alle elezioni europee. Por portare l'attenzione che mi avete mostrato anche alle altre persone che si trovano nella mia stessa situazione. E per trasformare questa mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo per la tutela dei diritti fondamentali. Saluto - conclude - e ringrazio ancora tutte le persone che mi sono state e continuano a starmi vicino (anche solo con il pensiero) e spero di potervi vedere presto".

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