Approvato il nuovo Patto di Stabilità europeo, ecco cosa prevede
Via libera dal Parlamento europeo al pacchetto di regole di bilancio per i Paesi membri. L'obiettivo è superare anni di austerità e si applicherà già alle manovre finanziare del 2025
La riforma del Patto di Stabilità e di crescita approvata dall’Europarlamento introduce nuovi margini di flessibilità. Il tentativo è di associare al risanamento dei conti pubblici nuove riforme e nuovi investimenti. Il testo prevede che i Paesi con un debito superiore al 90% del Pil siano soggetti a una riduzione del passivo in media dell’1% all’anno. Ecco cosa prevede per punti:
Cos’è il Patto di Stabilità e crescita E' l’insieme di regole comuni che garantiscono la disciplina di bilancio dei Paesi Ue per aumentare la convergenza dei conti pubblici. L'obiettivo resta quello di portare i deficit pubblici sotto il 3% del Prodotto interno lordo e i debiti pubblici sotto il 60% del Pil. È stato siglato nel 1997, poi nel corso degli anni sono stati aggiunti regolamenti che lo hanno complicato, da qui la decisione di riformarlo. Il vecchio Patto era stato sospeso a inizio pandemia ed è stato riattivato a inizio 2024.
Ue, via libera finale al Patto di stabilità
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