Ci sono videogiochi che spesso appagano maggiormente gli appassionati, diventando amati e famosi grazie alla cura mostrata dagli studi di sviluppo in fase di realizzazione. A tal proposito, l’ex leader di Blizzard Entertainment ha suggerito che la creazione di un sistema di "mancia" permetterebbe ai giocatori di ricompensare gli sviluppatori, donando dei fondi per ringraziarli di aver creato un "titolo speciale".
Mike Ybarra, figura storica del settore dei videogiochi con un passato tra le fila di Microsoft e Blizzard, sostiene che spesso, al termine di un'esperienza per giocatore singolo particolarmente divertente, avrebbe voluto dare più soldi agli sviluppatori "perché valeva più dell'investimento iniziale e perché [gli sviluppatori] non hanno cercato di spillarmi soldi ogni secondo".
Tra i giochi citati da Ybarra che hanno suscitato questa sensazione ci sono nomi come Horizon: Zero Dawn di Guerrilla Games, God of War di Sony Santa Monica, Red Dead Redemption 2 di Rockstar Games, Baldur's Gate 3 di Larian Studios ed Elden Ring di From Software. "So che 70 dollari sono già tanti, ma è un'opzione che a volte mi piacerebbe avere alla fine del gioco", ha affermato Ybarra. "Alcuni videogame sono davvero speciali".
Le reazioni delle community di gioco a tale proposta sono state contrastanti: molte persone hanno affermato di sborsare già molti soldi per l'acquisto dei videogiochi e che tali "mance" finirebbero nelle mani di produttori ed editori, anziché degli sviluppatori che hanno contribuito alla realizzazione del gioco, mentre altri hanno fatto notare come alcune piattaforme di gioco consentano già di inviare una mancia e che spesso, proprio questo sistema viene utilizzato per continuare a supportare i piccoli sviluppatori indipendenti.
Ybarra ha concluso il suo post riconoscendo che l'idea della mancia non sia adatta a chiunque. "So che a molte persone questa idea non piacerà", ha detto. "Mi rendo conto che c'è una certa stanchezza all'obbligo di dare una 'mancia in tutto il resto', ma io considero quest'idea diversa da uno scenario in cui si esercita pressione sulla mancia che molti affrontano e su cui danno il proprio parere".
L'idea di Ybarra arriva in ogni caso in un momento davvero duro per l’industria videoludica, con migliaia di licenziamenti in tutto il mondo e una lista sempre più lunga di studi costretti a chiudere i battenti, con una sempre più pressante spinta alla sindacalizzazione di tutto il settore mentre gli addetti ai lavori aspirano a una maggiore tutela dai tagli aziendali.