In collegamento con "Prima di Domani" Paolo Liguori commenta l'attacco d'Israele contro l'Iran, proprio nel giorno del compleanno della Guida suprema Ali Khamenei, nella notte tra giovedì e venerdì. "A me non fa ridere per niente l'azione dimostrativa d'Israele così come l'Iran o l'arricchimento delle sue centrali nucleari. Sono due anni che sono angosciato da queste cose e mi astengo dall'usare il termine de-escalation, la guerra è guerra e bisogna lavorare per farla finire" ha detto il direttore editoriale di Tgcom24.
"Queste due azioni che sono state simmetriche, dimostrative e probabilmente concertate con Washington non fanno ridere. Il fatto che ci siano due paesi così importanti e armati che vogliono far vedere la loro forza potenziale è una minaccia alla pace di tutti. L'Italia è un paese di grandissimi ipocriti, quello che vediamo lì l'abbiamo visto anche in Ucraina. Quando dico che bisogna lavorare per la pace tutti mi dicono: sì ma come si fa la pace a Gaza? A me non sembra così difficile, Israele è disposto a una tregua se vengono liberati gli ostaggi" ha concluso Paolo Liguori.