in risposta al lancio di droni iraniani

Israele attacca l'Iran "con droni lanciati da dentro il Paese" | Teheran minimizza: attacco fallito, droni abbattuti, no vittime

Preavvisando gli Usa, lo Stato ebraico ha assicurato che non avrebbe colpito i siti nucleari iraniani. Tajani: "Al sicuro gli italiani in Iran". L'appello del G7: "Tutti fermino l'escalation"

Israele ha lanciato un attacco contro l'Iran, proprio nel giorno del compleanno della Guida suprema Ali Khamenei e in risposta al lancio di droni iraniani sul territorio israeliano. Nella notte tra giovedì e venerdì sono state segnalate esplosioni nei pressi di Esfahan, dove è stata colpita una base aerea militare. Gli Usa hanno fatto sapere di non aver autorizzato Tel Aviv. E Blinken conferma: "Usa non coinvolti". Israele, dal canto suo, aveva preavvisato gli Stati Uniti dell'imminente raid, assicurando che non avrebbe colpito i siti nucleari. L'Aiea ha infatti confermato l'assenza di danni alle strutture.

© Tgcom24

La ricostruzione dell'attacco -

 L'attacco è stato dunque "limitato": in tutto sono stati abbattuti tre droni sopra Esfahan. Teheran ha però successivamente ridimensionato il raid: "Assurdo attribuire l'attacco a Israele, ma non ci sarà una risposta". Secondo fonti iraniane, il raid sarebbe stato effettuato "con piccoli droni, forse da dentro il Paese. I micro veicoli aerei sono stati abbattuti senza fare vittime o danni". Alcuni media, come il Jerusalem Post, hanno parlato di missili a lunga gittata ma non ci sono conferme su questo punto. L'allarme è terminato dopo poco meno di tre ore: l'Iran ha riaperto lo spazio aereo e sono ripresi i voli dall'aeroporto di Teheran. 

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha spiegato che "i media filo-israeliani hanno tentato di rendere una vittoria il loro fallimento ed esagerare la questione". Poi ha ammonito che l'Iran è pronto a colpire duramente "il regime di Israele se commettesse ancora una volta un grave errore". 

Blinken: "Usa non coinvolti in alcuna operazione offensiva" -

 Da parte sua, il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa al termine del G7 di Capri conferma, sull'attacco israeliano, che gli Usa "non sono coinvolti in alcuna operazione offensiva. Quello che posso dire è che stiamo lavorando alla de-escalation. Non voglio dire altro, non siamo stati coinvolti". 

Il raid irrompe al G7: "Tutti fermino l'escalation" -

 Il blitz dei droni israeliani ha fatto irruzione bruscamente sul tavolo dei ministri degli Esteri riuniti nel G7 di Capri, che hanno riformulato il comunicato finale. L'appello è a "tutte le parti", non solo i diretti contendenti, ma anche a tutti gli attori più influenti della regione, per fornire un "contributo allo sforzo" di disinnescare la polveriera.

Ben Gvir: "Presunta reazione 'moscia'" -

 Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, in un post su X ha definito il raid una risposta" insufficiente e moscia" all'attacco iraniano contro Israele nella notte tra sabato e domenica scorsi. Per gli analisti, il blitz israeliano ha rispettato le sollecitazioni di Usa e alleati per non aumentare la tensione nella regione. La previsione è che Teheran non risponderà. 

Tajani: "Italiani in Iran al sicuro" -

 Per quanto riguarda i nostri connazionali, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato "tutti gli italiani che vivono in Iran sono al sicuro".

Iran: assurdo attribuire l'attacco a Israele -

 Il comandante in capo dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, nelle ore successive al raid, ha definito "assurdi" i rapporti che attribuiscono a Israele gli attacchi a Esfahan e ha sostenuto che le esplosioni fossero il suono dell'abbattimento di "oggetti volanti". Lo riporta Iran International. Riguardo a una potenziale ritorsione di Teheran contro lo Stato ebraico, Mousavi ha affermato che Israele "ha già visto la risposta dell'Iran".

"Indagini in corso su quanto accaduto" -

 "Gli esperti stanno indagando sull'incidente e informeranno sulla questione dopo aver ricevuto i risultati", ha quindi spiegato Mousavi, ribadendo che l'esplosione udita è stata causata "dalla difesa aerea che ha sparato contro un oggetto sospetto". Teheran ha anche negato le indiscrezioni sui media stranieri secondo cui si sarebbe tenuta una riunione di emergenza in seguito all'attacco attribuito a Israele. Il raid in Iran "è stato condotto da piccoli droni, possibilmente lanciati dall'interno del Paese stesso", hanno poi fatto sapere fonti iraniane al New York Times: "I sistemi radar del Paese non hanno intercettato velivoli non identificati entrati nello spazio aereo dell'Iran".

Mini droni, oggetti volanti e "infiltrati" -

 Restano insomma decisamente poco chiare le circostanze dell'operazione. Un membro della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, Shahriar Heidari, ha specificato che gli oggetti volanti presi di mira dal sistema di difesa iraniano erano "mini droni di sorveglianza americani o israeliani". Mehdi Toghyani, del Parlamento iraniano di Isfahan, ha invece affermato che il "tentativo disperato" di Israele è stato compiuto con "l'aiuto di agenti locali" ma "è fallito". Anche analisti citati dalla tv di Stato iraniana hanno sostenuto che i mini droni abbattuti dalle difese aeree iraniani a Isfahan erano pilotati da "infiltrati" dall'interno dell'Iran. Mentre il comandante in capo dell'esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha addirittura definito "assurdi" i rapporti che attribuiscono a Israele il raid a Esfahan, sostenendo che le esplosioni erano dovute all'abbattimento di "oggetti volanti". 

Ti potrebbe interessare