A Merano passando di fiore in fiore nel Merano Flower Festival: dal 25 al 28 aprile il nostro viaggiatore potrà abbracciare tutti i colori della primavera nell’evento che permette un’immersione fra specie floreali ed arboree pregevoli provenienti da tutto il mondo, dalle orchidee alle piante carnivore, alle bouganville di tutti i colori, seguendo percorsi esclusivi per trekking soft nella natura e nella cittadina (www.merano-suedtirol.it/it/).
Qui il clima è notoriamente ideale in tutte le stagioni, tanto che la principessa Sissi sceglieva di trascorrervi diversi mesi dell’anno per rigenerarsi grazie alla temperatura mite e alla qualità della vita quotidiana. Questa kermesse attira sia gli appassionati dal pollice verde, estasiati di fronte alle aiuole variopinte e alle sculture floreali, sia chi cerca qualche giorno di pace camminando fra i palazzi ottocenteschi del centro storico e nei sentieri contornati da vigneti e da distese di boccioli di meli bianco-rosa. A curare i luoghi delle esposizioni sono i maestri del giardino, vivaisti d’Italia pronti a svelare i loro segreti, quando, accomodati nella Limonaia adibita ad accogliente lounge, si abbandonano a chiacchiere sui più interessanti argomenti. Il giardinaggio è un’arte e una cultura, per questo lo scambio di idee con gli esperti costituirà un appuntamento importante: ad esempio l’agronomo Daniele Zanzi ci farà capire come Merano, grazie all’alta diffusione di alberi e ai tanti spazi verdi, porti comprovati benefici alla salute; Carlo Pagani, maestro giardiniere, spiegherà l’importanza per il futuro del pianeta di conservare e trasmettere la biodiversità ricevuta dai nostri nonni.
Una passeggiata giudicata una delle più belle d’Europa da fare in questa occasione è la Tappeiner, un sentiero soleggiato che partendo dalla Chiesa del Duomo sale sul Monte di Merano (Küchelberg) fino a circa 100 metri sopra la città e poi fino a Quarazze. Si passa tra vegetazione alpina e mediterranea, fitta di pinoli, cedri, sugheri, eucalipto, bambù, palme, magnolie, agavi, aloe ed anche fichi d'India, mentre si gode un punto di osservazione privilegiato verso le vette circostanti e verso la valle.
Fra i vari percorsi ci sono quelli del gusto, a partire dalle colazioni del Gallo Rosso (www.gallorosso.it) il marchio che certifica la genuinità e la qualità altoatesina) coi prodotti dei masi di montagna e dei piccoli produttori del fondovalle, poi gli aperitivi con vini selezionati mentre si ascolta musica dal vivo per socializzare. Nei padiglioni dedicati all’enogastronomia si vedono i cuochi all’opera nelle preparazioni di piatti a base di prodotti dei Presidi Slow Food, che esprimono l’orgoglio del territorio. In un altro padiglione i più ingegnosi si danno da fare nel workshop per imparare la stampa vegetale di un biglietto d’auguri o di un segnalibro, per confezionare creme e balsami con oli vegetali naturali, per scoprire la tintura con le piante, per esplorare le meraviglie della natura con un microscopio.
Si può destinare qualche ora alla remise en forme con prodotti vegetali locali: il miele è protagonista dei bagni di vapore, il fieno biologico elargisce in sauna gli elementi basilari per depurare il corpo, e fiori e uva sono ingredienti dei trattamenti della MySpa alle Terme di Merano. Non solo: erbe, fiori scelti e colori dell’orto vanno nei piatti degli chef dei locali del territorio che sperimentano ricette a base di dente di leone, asparagi di campo, primizie di frutti rossi, fragoline di bosco e erbe aromatiche. All’osteria contadina del Gallo Rosso Schnalshuberhof a Lagundo l’atmosfera green e sana regna nei vigneti e nell’orto coltivato per imbandire una tavola genuina e colorata: da assaggiare canederli di spinacini, di rape rosse, schlutzkrapfen e zuppe d’orzo, marmellate e insalate con petali di fiori commestibili. In armonia con la filosofia del Festival (ritmi lenti, bellezza, ambiente sano e naturale) si può dormire fra i frutteti appena germogliati al maso Innerbachlerhof a Postal, e camminare a piedi nudi nel ruscello trasparente circondato da delicate fioriture.