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Retrogaming: Ghosts 'n Goblins tra i videogiochi più difficili di sempre

Un sondaggio svela i videogiochi più ardui da completare: da quasi quarant'anni, l'avventura di Sir Arthur si conferma una delle più impegnative

Ufficio stampa

La difficoltà dei videogiochi rappresenta sia una spina nel fianco, sia un motivo di grande fascino: molti utenti, infatti, si cimentano nel completare titoli ardui per dimostrare le proprie abilità e aumentare il proprio "prestigio". Un nuovo sondaggio ha analizzato i dieci titoli ritenuti tra i più difficili di tutti i tempi, confermando la presenza di un classico del retrogaming al primo posto: Ghosts 'n Goblins.

Alcuni esperti hanno stilato una classifica basandosi sui punteggi di difficoltà ottenuti dagli utenti. Sorprendentemente, il primo in classifica non è uno dei più moderni "soulslike", etichetta attribuita a tutti i giochi simili a Demon's Souls, Dark Souls e altri giochi di ruolo di FromSoftware, bensì un'icona del retrogaming lanciata quasi quarant'anni fa.

Si tratta del gioco a scorrimento laterale Ghosts 'n Goblins, avventura realizzata da Capcom e lanciata su NES (prima, storica console di Nintendo) nel 1985, che ha guadagnato la vetta in questa particolare classifica con un punteggio medio di difficoltà di 4,76. Il gioco, infatti, risulta estremamente difficile perché il numero limitato di vite a disposizione: una volta esaurite, è necessario riavviare l'avventura del protagonista Sir Arthur dal punto di partenza.

A seguire c'è Battletoads, picchiaduro a scorrimento del 1991 che si piazza al secondo posto con un punteggio medio di difficoltà di 4,67, a causa delle sue intricate meccaniche di gioco che spingono spesso a procedere per prove ed errori, il che significa che i giocatori devono imparare a padroneggiare in maniera quasi impeccabile alcune combinazioni di tasti per poter avanzare nei livelli. Al terzo posto c'è Super Mario Bros: The Lost Levels, sequel pubblicato originariamente solo in Giappone, che ha totalizzato un punteggio medio di difficoltà pari a 4,64 a causa dei suoi livelli impegnativi e pieni di ostacoli, nonché del numero limitato di tentativi consentiti al giocatore.

Non ci sono solo classici della scena retrogaming, ma anche altri nomi interessanti lanciati negli anni Duemila: al sesto posto c'è Super Meat Boy, lanciato nel 2010 e capace di totalizzare un punteggio medio di difficoltà di 4,59, tale da spingere la creatura di Edmund McMillen a superare un altro classico per NES del calibro di Ninja Gaiden, piazzatosi al settimo posto con un punteggio medio di difficoltà di 4,43.

A sorpresa, l'unico titolo di FromSoftware a rientrare nelle prime dieci posizioni è Sekiro: Shadows Die Twice, gioco d'azione che ha ispirato tantissime altre produzioni recenti e che si posiziona all'ottavo posto della classifica, con un punteggio medio di difficoltà pari a 4,50. Il sistema di combattimento e le estenuanti battaglie con i boss spesso presentano una curva di apprendimento davvero estenuante per i giocatori che non hanno familiarità con giochi del genere. 

Fanalino di coda è il videogioco di corse F-Zero GX, lanciato nel 2003 su GameCube, che si piazza al decimo posto con un punteggio medio di difficoltà di 4,35 a causa dei suoi avversari impegnativi e per l'azione frenetica che richiede una precisione certosina in ogni singolo movimento.

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