I DATI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

Bonus edilizi, truffe sui crediti per 15 miliardi di euro | Stop all'erogazione in automatico

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate: "Non tutti questi soldi sono stati usati per non pagare le imposte, perché il credito inesistente può essere stato acquistato da un cessionario"

Le truffe sui crediti dei bonus edilizi valgono circa 15 miliardi di euro. Di questi 8,6 miliardi hanno riguardato sequestri preventivi, mentre 6,3 miliardi sono stati sospesi e scartati dalla piattaforma di cessione dei crediti da quando è stata attivata. Lo ha riferito il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un'audizione alla Commissione Finanze del Senato sul decreto Superbonus. Di fronte ai parlamentari è intervenuto anche il direttore del dipartimento Finanze del ministero dell'Economia, Giovanni Spalletta, affermando che le misure automatiche di agevolazione, "senza una preventiva autorizzazione, non sono più compatibili col nuovo quadro di finanza pubblica e con le nuove regole di governance europea".

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"Non tutti questi miliardi sono stati usati per non pagare le imposte, perché il credito inesistente può essere stato acquistato da un cessionario, per scarsa attenzione o complicità nella frode, per poi usarlo in sede di pagamento delle imposte", ha aggiunto Ruffini. La scoperta della frode "può però essere avvenuta prima del suo utilizzo, e quindi potrebbe non esserci danno per l'Erario. Ma si tratta di una minima parte".

Coinvolgimento delle autorità locali sui controlli -

 Rispondendo a una domanda sul possibile coinvolgimento degli enti locali nel controllo dell'effettiva esecuzione delle opere sul territorio, Ruffini ha ricordato che "c'è la compartecipazione dei risultati del recupero evasione che già oggi possono segnalare". In questa prospettiva, "essendo un fenomeno che ha interessato tutto territorio nazionale, ci potrebbe essere il coinvolgimento delle autorità locali attraverso ad esempio la polizia locale. In effetti potrebbe essere l'unico modo per innescare un circuito virtuoso, ma serve una norma e noi possiamo contribuire individuando le tipologie di interventi".

Ministero: "Bonus edilizi automatici incompatibili con norme Ue" -

 D'ora in poi gli obiettivi di efficientamento energetico, così come il miglioramento del rischio sismico, "devono tenere conto degli obiettivi di sostenibilità finanziaria nel medio-lungo periodo e della riduzione del debito pubblico sia nelle fasi congiunturali sia in ottica strutturale", ha sottolineato Spalletta. "Sotto il profilo strutturale, riteniamo che una complessiva razionalizzazione delle norme in materia di agevolazioni edilizie, e una ridefinizione delle agevolazioni, non possono prescindere da due lezioni frutto della recente esperienza. In primo lungo gli incentivi fiscali devono essere congegnati evitando aliquote eccessivamente generose e prevedendo limitazioni più stringenti sui massimali di spesa, per ridurre comportamenti opportunistici ed effetti dirompenti. In secondo luogo la trasformazione dei crediti d'imposta in contributi diretti di spesa soggetti a procedure preventive di autorizzazione per accedere ai benefici è oggi raccomandabile per raggiungere il duplice obiettivo del monitoraggio della spesa e di acquisire tempestivamente dati sugli andamenti delle misure. E, quindi, dell'impatto sulla finanza pubblica".

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