Alcuni lo chiamano mal di primavera, altri “sindrome da disgelo”, mentre i medici parlano più propriamente di astenia primaverile: qualunque appellativo si scelga di usare, ci si trova alle prese con il senso di stanchezza e di affaticamento generale che colpisce circa l’86% della popolazione (oltre 35 milioni di Italiani), in particolare le donne tra i 35 e i 54 anni di età nel periodo del cambio di stagione. Si pensa che la causa di questi piccoli disturbi sia lo scombussolamento dei ritmi circadiani e delle fluttuazioni ormonali prodotte dal diverso numero di luce solare a disposizione e degli sbalzi delle temperature: di solito migliora man mano che la stagione avanza e il meteo si stabilizza, ma nel frattempo è necessario curare con particolare attenzione il proprio stile di vita, a cominciare dall’alimentazione.
PERCHÈ LA PRIMAVERA CI FA SENTIRE STANCHI E SFASATI -
A spiegarlo è Ilenia Grieco, biologa nutrizionista, founder del metodo Private Nutritionist, “L’astenia primaverile è determinata da un aumento delle ore di luce, ma anche dall’innalzamento delle temperature. L’improvviso caldo in alcuni casi può interferire sulla qualità del sonno, rendendolo più leggero e causando maggiori difficoltà ad addormentarsi. Allo stesso tempo con le giornate più lunghe si tende a essere più attivi e a dedicare meno tempo al riposo. Per tutte queste ragioni è fondamentale decidere nel modo giusto cosa mangiare, quali microelementi scegliere e cosa evitare”. Il segreto sta nel mettere in tavola i cibi ricchi di alcuni nutrienti utili ed evitare i cibi che affaticano ancora di più. Il nostro organismo.
I MICROELEMENTI CHE POSSONO AIUTARCI -
Ecco, come indica la nutrizionista, alcuni minerali che possono aiutarci a superare più facilmente il mal di primavera.
- Calcio –Si trova nel latte e nei latticini, come formaggi e yogurt, ma anche nella salvia e nei semi di sesamo. È fondamentale per la salute di ossa e denti, ma svolge anche un ruolo importante, insieme a magnesio e potassio, nei meccanismi di trasformazione dei nutrienti in energia e in quelli che contribuiscono al buon funzionamento del sistema nervoso.
- Manganese – Si trova nelle mandorle, nel riso integrale e nel tè, e ha un ruolo nel metabolismo degli zuccheri e nel benessere del sistema nervoso.
- Magnesio – Svolge un’azione importante sul sistema nervoso e quindi può influire nella gestione della percezione dell’umore ed è utile per il corretto e ottimale funzionamento del sistema muscolare. Ne sono ricchi i semi, le noci, i pistacchi, il riso, le verdure a foglia verde.
- Fosforo – Se l’organismo ne è carente, si soffre di astenia e malessere generale, mentre i disturbi si attenuano se ne integriamo le quantità a disposizione. Si trova nel latte e derivati, ortaggi, carne, pesce e aglio.
- Ferro – È di importanza fondamentale nel trasporto dell’ossigeno nel sangue. Bassi livelli di questa sostanza possono causare stanchezza sia mentale che fisica, oltre a difficoltà di concentrazione, insonnia e perdita dell’appetito. Si trova nei legumi, cacao amaro, pepe nero e nella menta.
- Zinco - È utile nel potenziamento delle difese immunitarie; è presente in carne, germe di grano, uova, cereali e legumi.
- Rame – È un potente antiossidante, favorisce la mineralizzazione delle ossa ed è attivo nella sintesi della melanina. Lo si trova in molluschi, cioccolato e noci.
GLI ALIMENTI DA NON FARSI MANCARE NELLA DIETA DI PRIMAVERA -
Per avere a disposizione tutti questi microelementi, dobbiamo aver cura di portare intavola una serie di cibi, in particolare:
- Frutta di stagione e verdure fresche – Grazie all’abbondante contenuto di vitamine, sali minerali e fibre, frutta e verdura sono grandi alleate della sana alimentazione di tutte le stagioni. In primavera, l’ideale è consumarli anche sotto forma di spremute e centrifugati, per favorire una adeguata idratazione corporea. Per garantirsi un buon apporto di vitamina C possiamo scegliere kiwi e verdure a foglia verde, mentre per rinvigorirci e sentirci più energici è bene puntare su fragole, banane, spinaci, mirtilli e pomodori. Tutti questi alimenti hanno proprietà energizzanti perché contengono sali minerali, vitamine, antiossidanti e ferro.
- Frutti rossi - Lamponi, more e ribes migliorano la circolazione vascolare. Sì, anche ai ravanelli grazie alle loro proprietà disintossicanti e agli asparagi, ipocalorici e ricchi di fibre.
- Frutta secca e semi di zucca, di girasole, di lino e di canapa - Forniscono all’organismo proteine, ma soprattutto acidi grassi omega 3, vitamine del gruppo B, ferro, magnesio e rame.
- Legumi - Costituiscono una buona fonte di proteine, fibre, magnesio, potassio e vitamine
- Cereali integrali (riso, farro, orzo e avena) – Contengono zuccheri a lento rilascio e sono quindi un’ottima fonte di energia, riducono a lungo il senso di fame e mantengono il giusto livello di zuccheri nel sangue. Contengono vitamine del gruppo B, fibre, fosforo e magnesio. L’avena, in particolare, favorisce il buon funzionamento dell’apparato digerente.
- Yogurt – Con i suoi fermenti contribuisce al corretto equilibrio della flora intestinale, aiutando l’organismo nell’eliminazione di agenti patogeni e di batteri dannosi.
I CIBI CHE È MEGLIO INVECE EVITARE -
Per ottimizzare le energie in questo delicato periodo di passaggio è utile eliminare gli alimenti che richiedono una digestione laboriosa, i cibi troppo salati, le fritture, i formaggi grassi o molto stagionanti, sottaceti e spezie piccanti. Meglio anche limitare il consumo di insaccati e di carne rossa, oltre che di caffè, té e delle bevande troppo ricche di zuccheri raffinati.