Dalle "nuove prove" emerse nel procedimento, la presenza di Rosa e Olindo Romano sul luogo della strage di Erba risulta incompatibile. E' quanto sostiene l'avvocato di Olindo Fabio Schembri insieme con Nico D'Ascola durante la seconda udienza del processo di revisione a carico dei coniugi. "Ci sono tre consulenze che descrivono una dinamica dei fatti completamente diversa da quelli della sentenza - dice il legale - e rendono incompatibili Olindo e Rosa come colpevoli". Nella strage vennero uccisi Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef, Paola Galli, madre di Raffaella, e la vicina di casa Valeria Cherubini. L'udienza è stata rinviata al 10 luglio. Poi ci sarà la camera di consiglio per la decisione
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"Fantascienza che la vicina di casa potesse salire le scale" -
Nel corso della seconda udienza del processo di revisione a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo per la strage dell'11 dicembre 2006 a Erba, l'avvocato ha spiegato uno dei motivi per cui la tesi dell'accusa è lacunosa. "La signora Cherubini (la vicina di casa uccisa nella strage, ndr) avrebbe fatto le rampe delle scale, avrebbe raggiunto la mansarda riuscendo a gridare: 'Aiuto' come hanno sentito i primi soccorritori. È una ipotesi fantascientifica", che abbia potuto farlo "dopo il colpo al cranio" e viste le "condizioni fisiche in generale". "La nuova prova introduce che l'assassino o gli assassini erano ancora in casa perché la sentirono gridare", ha aggiunto. "La prova nuova attesta che venne colpita su e questo è un aspetto che oggi potrebbe diventare dirimente", ha affermato.
"Da Mario Frigerio ricordo falsato" -
Per la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi il sopravvissuto Mario Frigerio, nel dicembre del 2006, quando riconobbe dal letto d'ospedale come aggressore Olindo Romano, aveva raggiunto "l'apice del suo deficit cognitivo". Era "soggetto cerebroleso" a cause delle ferite subite e all'intossicazione da monossido di carbonio causato dal fumo dell'incendio scoppiato nella corte di Erba. L'avvocato Fabio Schembri ha parlato di "amnesia anterograda" alla base del falso ricordo del sopravvissuto all'eccidio che effettuò il riconoscimento anche in aula in primo grado e morì alcuni anni dopo.
"La traccia di sangue nell'auto di Olindo è retrograda" -
L'avvocato Patrizia Morello, uno dei difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, ha introdotto nell'udienza in cui si discute la richiesta di revisione della sentenza per la strage di Erba, l'argomento della macchia di sangue di una delle vittime, Valeria Cherubini, trovata sul battitacco della Seat Arosa di Olindo Romano. Una traccia che la difesa considera "degradata" e che quindi non avrebbe valore di prova. Il legale ha sottolineato come il lavoro dei consulenti della difesa sia basato su "metodologie scientifiche nuove", dopo il passato in giudicato della sentenza.
"Le macchie di sangue di Youssef non compatibili con la dinamica raccontata da Rosa" -
Per l'avvocato Morello inoltre "le macchie di sangue del povero bambino", Youssef Arzouk, di 2 anni, morto nell'eccidio, "non sono compatibili con la dinamica raccontata da Rosa Bazzi: gli schizzi di sangue sarebbero dovuti essere diversi rispetto a quelli che restituisce la scena del crimine", "distanti mezzo metro se non di più" rispetto a dove si trovavano.
"Olindo e Rosa hanno confessato per evitare la separazione" -
A Olindo Romano e Rosa Bazzi, prima delle confessioni, furono fatte "pressioni e promesse" che, esaminate alla luce dei loro disturbi mentali emersi dalle recenti consulenze, furono tali da "coartare la loro volontà". A sostenerlo è stato l'avvocato Fabio Schembri. A Olindo sarebbe stato prospettato che non avrebbe più visto la moglie. "Olindo non conosce l'ordinamento penitenziario, non sa che un ergastolo non viene inflitto in cinque minuti", ha detto l'avvocato. Nelle loro confessioni ha ricordato "ci sono 243 errori". "All'epoca - ha detto il legale - non si trasse con certezza quella forzatura psicologica, ma all'epoca nulla sapeva il giudice delle condizioni psiocopatologiche di Olindo e Rosa". Per gli inquirenti "Rosa è furba" mentre "non sa leggere né scrivere e Olindo lo sa e confessa, e così Rosa si adeguò". "Olindo cerca di salvare Rosa e Rosa cerca di salvare Olindo - ha detto il difensore -. Quando ritrattano vengono puniti: mentre prima si vedevano. Solo un giudice di Sorveglianza di Reggio Emilia ristabilirà i colloqui". Rosa, "da sola è incapace di fare tutto" per Schembri che ha ricordato la richiesta dei coniugi di una "cella matrimoniale". "A loro era stato portato via tutto", tanto che fu nominato un tutore.