Ucciso per un posto auto a Caserta, il figlio della vittima: "Una morte assurda, per una lite"

Le parole del figlio  "Secondo me non è stata la macchina a dare fastidio - dice il figlio della vittima a "Pomeriggio Cinque" -. Secondo me questa persona aveva già preso di mira mio padre da tempo. Una tale rabbia per un parcheggio non è giustificabile, quando lo vedeva andava in bestia. Questa è una morte assurda che non merita nessuno, spero che la giustizia faccia il suo dovere e che questa persona non esca più dal carcere. Conosciamo la famiglia da tempo, anche loro non hanno parole per quello che è successo".

La dinamica dell'omicidio  I carabinieri della Compagnia di Aversa, intervenuti sul posto su segnalazione dei testimoni che hanno assistito al delitto, hanno ricostruito la dinamica tramite le testimonianze e l'interrogatorio del 74enne. "L'auto non si parcheggia così", aveva detto l'uomo al vicino. Da questa affermazione sarebbe scaturita la lite che avrebbe fatto accorrere nel cortile condominiale residenti e familiari. Secondo i carabinieri il 74enne avrebbe estratto all'improvviso l'arma, una pistola calibro 9 semiautomatica detenuta legalmente, e ucciso il 61enne con tre colpi di pistola. A quel punto l'assassino sarebbe tornato in casa, mentre i testimoni chiamavano i carabinieri. Il 74enne risulta incensurato e aveva la pistola perché in passato svolgeva lavoro di guardia giurata, mentre il 60enne era un lavoratore agricolo saltuario. Nei prossimi giorni sarà svolta l'autopsia sul corpo della vittima come disposto dalla Procura di Napoli.