Trump: "Il mio processo è un attacco all'America, non avrò un giudizio equo" | E durante l'udienza sembra cedere al sonno
Il tycoon ha parlato di un "Paese gestito da un incompetente". È la prima volta nella storia americana che un ex presidente affronta un processo penale. Il primo giorno del procedimento si chiude senza giurati
Donald Trump ha definito il suo processo un "attacco all'America e una persecuzione politica". "Non è mai successo niente di simile prima", ha detto l'ex presidente entrando nel tribunale di Manhattan a New York per l'inizio del procedimento a suo carico sui pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. "Ho un vero problema con questo giudice, è molto conflittuale. Non mi verrà concesso un processo equo", ha aggiunto al termine dell'udienza. Durante il dibattimento il tycoon è invece apparso più volte cedere al sonno, coi media americani e internazionali che si sono interrogati sulla veridicità del comportamento e hanno ironizzato definendo Trump "Sleepy Don".
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"Sembra che il giudice Merchan non mi lascerà assistere alla maturità di mio figlio", ha aggiunto Trump riferendosi all'esame finale delle scuole superiori del figlio minore Barron. Una dichiarazione vittimistica legata al fatto che l'imputato è tenuto a essere presente in aula, come ricordato dal giudice, a meno di permessi specifici concessi dalla corte.
Trump attacca Biden -
"È un'aggressione al nostro Paese, un Paese che sta fallendo. È un Paese gestito da un uomo incompetente che è molto coinvolto in questo caso. Questo è davvero un attacco a un avversario politico", ha detto Trump, attaccando direttamente il suo rivale nella corsa alla Casa Bianca nelle presidenziali 2024 Joe Biden.
Prima volta nella storia per un ex presidente Usa -
A New York è iniziato con la selezione della giuria il processo penale che lo vede accusato di aver falsificato documenti finanziari della sua organizzazione per usare fondi neri per comprare il silenzio dell'ex pornostar Stormy Daniels su una presunta relazione. È la prima volta nella storia Usa che un ex presidente affronta un processo penale.
No alla richiesta di ricusazione -
Intanto il giudice Juan Merchan, che presiede il processo contro il tycoon, ha respinto la richiesta di ricusazione dei legali dell'ex presidente. La difesa di Trump ha chiesto a Merchan di abbandonare il processo per un presunto "conflitto di interessi" dal momento che sua figlia lavora per un'azienda legata al partito democratico. Il giudice ha respinto la richiesta sostenendo che si basava su "una serie di riferimenti, allusioni e speculazioni non supportate".
Il primo giorno del processo si conclude senza giurati -
Si è rivelato molto difficile trovare giurati al di sopra delle parti con un imputato come Donald Trump, in una città come New York, fortemente schierata con i Democratici. Inizialmente oltre la metà (50) dei 96 candidati nel processo sono stati esclusi dopo aver dichiarato che non potrebbero essere imparziali nel giudizio. E alla fine il primo appuntamento del procedimento si è concluso senza riuscire a selezionare giurati. La selezione della giuria proseguirà quindi martedì.
La sonnolenza di Trump durante il processo -
Pur in assenza di telecamere in aula, vietate dalla legge di New York), l'inequivocabile "appisolamento" di Donald Trump non è sfuggito agli occhi dei cronisti, che implacabilmente hanno ricordato il nomignolo affibbiato da Trump al rivale Biden, soprannominato "Sleepy Joe". Stavolta ad apparire assonnato è stato per l'appunto il tycoon. Bocca aperta, occhi chiusi e testa penzolante, Trump non ha tenuto fede all'immagine vitale ed energica che ama contrapporre all'attuale presidente americano. L'iter processuale si è protratto per diverse ore, con gli avvocati di Trump impegnati in continue consultazioni e dibattiti coi magistrati. I cronisti presenti hanno riferito che, in uno di questi frangenti, la testa dell'ex presidente stava penzolando come quando ci si addormenta seduti, per poi raddrizzarsi una volta resosene conto.