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Al cinema "La canzone della terra", una meditazione sul rapporto uomo-natura: guarda la clip esclusiva

In occasione della Giornata Mondiale della Terra arriva in sala il film diretto da Margreth Olin e prodotto da Wim Wenders

In occasione della Giornata Mondiale della Terra (22 aprile) arriva al cinema "La canzone della terra" per una serie di proiezioni speciali il 15, 16, 17 e 22 aprile. Tgcom24 offre in anteprima una clip del film, candidato della Norvegia per la categoria "Miglior lungometraggio internazionale" agli scorsi Academy Awards. Il documentario è diretto dalla regista norvegese Margreth Olin e prodotto da Liv Ullmann e Wim Wenders.

"La canzone della terra", proiezione speciale per la Giornata Mondiale della Terra  "La canzone della terra" è nato in collaborazione con Earth Day Italia, che il 19 aprile dedicherà al film un panel e una proiezione straordinaria alla Casa del Cinema di Roma, e gode inoltre del patrocinio del CAI. Il film è una riflessione sul rapporto dell'uomo con la natura e sul legame tra genitori e figli. Margreth Olin, regista e protagonista, fa ritorno nella valle in cui è nata, nel cuore della Norvegia, dove abitano i genitori. Per un anno intero filma il trascorrere del tempo e delle stagioni. A farle da guida il padre, che la porta tra le maestose vallate norvegesi, dove i ghiacciai si stanno ritirando e sono più evidenti gli effetti del cambiamento climatico. 

Fotogallery - La canzone della terra, in equilibrio tra uomo e natura

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"La canzone della terra", un patto tra generazioni"   "Le storie di mio padre stringono e ripristinano il legame forte con la natura. Il suo corpo e la sua mente cambiano, questo potrebbe essere l’ultimo anno in cui potrà condividere con noi la sua supplica e all'improvviso tutto sembra urgente. La sua generazione è davvero l’ultima ad avere la consapevolezza di come ci stiamo prendendo cura della natura?", si chiede la regista Margreth Olin. "La soluzione potrebbe essere semplicemente ripristinare la connessione con noi stessi? Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, dobbiamo restare in ascolto del canto della Terra. Concludiamo il film con un appello di speranza, il momento in cui mio padre pianta un nuovo seme accanto all’albero che suo nonno depose 130 anni prima".

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