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A Sant'Anna di Stazzema conferito il Marchio del Patrimonio Europeo 2023

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha commentato la "bellissima notizia", parlando di un "riconoscimento importante per quello che è diventato un simbolo nella memoria profonda della Nazione"

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La Commissione Ue ha conferito a Sant'Anna di Stazzema (Lucca), teatro dell'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944 in cui morirono oltre 500 persone, il "Marchio del Patrimonio europeo 2023". Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha commentato la "bellissima notizia", parlando di un "riconoscimento importante per quello che è diventato un simbolo nella memoria profonda della Nazione". Sangiuliano ha aggiunto che "si tratta di un luogo cardine della nostra storia che ha inciso, con la sua sofferenza, nel fondamentale processo di formazione della comune identità europea".

La Commissione europea ne ha riconosciuto il valore europeo in quanto, "luogo della memoria che commemora le sofferenze subite dalle popolazioni civili durante le guerre. Il Parco della Pace rappresenta un sito significativo e ben concepito per discutere dei conflitti politici e promuovere i valori europei", si legge nelle motivazioni.

Lo scorso novembre, in seguito alla preselezione nazionale dei siti italiani da candidarsi al "Marchio del patrimonio europeo", ricorda il Mic, su indicazione del ministro Sangiuliano il dicastero aveva "comunicato i due siti italiani per la selezione 2023: il complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno, in Molise, e Sant'Anna di Stazzema. Dopo la valutazione da parte del panel europeo di esperti, il riconoscimento è stato conferito a Sant'Anna di Stazzema, secondo la procedura stabilita dalla Decisione istitutiva del Marchio del Patrimonio Europeo che prevede che per ciascuno Stato membro possa essere scelto solo un sito".

Premiata insieme ad altri sei siti europei  Insieme al Comune toscano sono stati premiati altri sei siti europei: Cisterscapes - Paesaggi cistercensi per collegare l'Europa (Austria, Cechia, Germania, Polonia, Slovenia); il monastero di San Jerónimo de Yuste (Spagna); il Museo di Nostro Signore nel sottotetto (Paesi Bassi); il Teatro Reale di Toone (Belgio); Kalevala (Finlandia) e l' Ateneo rumeno (Romania).

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