Il G7 Trasporti ha approvato un documento in cui viene indicato il ruolo della neutralità energetica e tecnologica. Lo afferma il ministro Matteo Salvini alla fine dei lavori che si sono tenuti a Milano. "Abbiamo approvato una dichiarazione di 67 punti - ha spiegato -, un lavoro abbastanza corposo con 2 passaggi sostenuti dal governo italiano, il 19 e il 40. Uno è sulla transizione ecologica, che il G7 conferma, però priva di ideologia, improntata al buon senso, tanto che al punto 19 si parla di 'neutralità tecnologica', che è quello a cui come Italia, come ministero e come partito abbiamo sempre puntato. Abbiamo parlato di nucleare, di biocarburante, perché non tutto è solo elettrico", ha aggiunto. Un G7 che il vicepremier ha definito "positivo, molto pragmatico".
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La neutralità tecnologica -
"Sono per il libero mercato - ha proseguito Salvini - però è chiaro che alcune regole imposte dall'Ue non ci mettono in condizione di competere ad armi pari con gli altri Paesi. Quindi, mettere nero su bianco come G7 - e non come Matteo Salvini - che il fatto che si parli di risultati e di neutralità dal punto di vista tecnologico e si citino carburanti alternativi, il dialogo costruttivo con gli operatori privati, e i biocarburanti sostenibili significa lasciare aperto uno spazio anche al motore a combustione interna, altrimenti da qui a pochi anni sarà il suicidio economico".
Il Ponte sullo Stretto -
"Il Ponte sullo Stretto è uno dei temi su cui più mi hanno chiesto informazioni: lo fate, quando partite, quando lo inaugurate? Ho già invitato commissaria europea Aldina Valean nel 2032". Lo ha detto Matteo Salvini, aggiungendo che "le piccole polemiche locali a livello globale sono solo rumore di fondo" mentre "le grandi opere all'estero sono viste come qualcosa di assolutamente necessario".
"Possibile rivedere le politiche dell'Ue dopo il voto" -
"Per quello che mi riguarda una revisione di queste politiche 'black' anti-europee, anti-industriali, anti-ambientali e filocinesi può riprendere già dal 10 giugno, non dal 2027", ha aggiunto Slavini, sottolineando che "è chiaro che le aziende lavorano a lungo termine". Una revisione che, a suo dire, può essere fatta "subito dopo il voto per l'Europa, auspicando un equilibrio diverso nel Parlamento europeo e della futura Commissione, ipotizzando un approccio più concreto, più pragmatico, meno ideologico, meno alla Timmermans, meno socialista".
La scelta di Milano -
Infine Matteo Salvini ha rivolto un pensiero a Milano, dove si è tenuto il G7. "Abbiamo scelto Milano perché è una delle capitali del mondo dell'impresa, della moda e del design, ma anche dell'innovazione. E abbiamo coinvolto più di 200 soggetti privati e imprese. Non è stato un G7 politico e chiuso, ma aperto alle Università, alle associazioni e alle imprese", ha sottolineato.
La dichiarazione approvata dal G7 -
Un documento di 13 pagine e 67 punti per 'Il futuro della mobilità: garantire la connettività di fronte alla crescente instabilità globale". E' il titolo della dichiarazione approvata dal G7 dei Trasporti di Milano. I ministri si sono dati come obiettivo quello di garantire "sistemi di trasporto accessibili, sostenibili, resilienti, efficienti, inclusivi ed equi e di catene di approvvigionamento trasparenti, diversificate, sicure, sostenibili, affidabili". I ministri sottolineano il "contesto di poli-crisi", citando "la guerra di aggressione illegale della Russia contro l'Ucraina, gli attacchi perpetrati dagli Houthi contro le navi commerciali in transito nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, le crescenti preoccupazioni per il costo della vita e molte altre crisi colpiscono i trasporti, compresi i cambiamenti climatici e le minacce alla sicurezza informatica".
La necessità di trasporti sostenibili -
Secondo i ministri dei Trasporti del G7 "la convergenza di queste crisi sottolinea l'importanza del nostro lavoro per sostenere la resilienza, la resistenza agli shock e l'adattabilità dei sistemi di trasporto". "La connettività - hanno spiegato - è un'esigenza fondamentale delle nostre società moderne ed è uno dei principi fondamentali delle democrazie fondate sul libero mercato". "In quanto tale - si legge nel documento - i trasporti sono il motore della mobilità sociale, a livello nazionale e internazionale. Una migliore connettività dei trasporti migliora il mercato del lavoro, consente l'incontro tra domanda e offerta di competenze e capacita' e favorisce le catene globali del valore e la produttività economica che ne deriva".